Secondo il tribunale, MediaSet ha affermato in una dichiarazione che tutte le azioni derivanti da una legge nazionale che concede a MediaSet il potere di escludere Vivendi dovrebbero essere considerate nulle.
La sentenza segna un’altra vittoria per Vivendi, che ha lottato per riconquistare i suoi pieni diritti di voto su MediaSet.
Un portavoce di Vivendi ha detto che il gruppo è “molto soddisfatto” del verdetto.
Vivendi e Mediaset sono ai ferri corti da quando la joint venture francese ha abbandonato l’accordo per l’acquisizione della pay-TV di Mediaset nel 2016 e ha poi costruito una quota del 29% nel gruppo, che l’emittente considera ostile.
La sentenza del tribunale di venerdì deriva da una sentenza dell’Alta Corte europea dello scorso anno che ha costretto un legislatore italiano a mettere la sua partecipazione in un gruppo televisivo con sede a Milano in un trust.
Nel 2017, il gruppo italiano di monitoraggio delle telecomunicazioni aveva una grande presenza nei settori dei media e delle telecomunicazioni del paese e ha dovuto vendere le proprie partecipazioni in un modo o nell’altro.
Di conseguenza, Vivandi, che ora possiede il 24% di Telecom Italia (DIM), ha smesso di detenere i due terzi della sua partecipazione Mediaset in Simon Fiduciaria.