Questa storia italiana presenta un finale magico: NPR

Carol Duarte e Josh O'Connor Nessuna chimera.

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Carol Duarte e Josh O'Connor Nessuna chimera.

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La brillante regista quarantaduenne Alice Rohrwacher pratica un tipo di cinema che sono arrivato a definire “neorealismo magico italiano”. Ci regalano immagini della vita dura nelle povere comunità rurali, ma sono decorate con un'atmosfera affascinante, stravagante, quasi fiabesca.

film rohrwacher 2014, Meraviglie, era un dramma lirico su una famiglia di apicoltori toscani. L'ho seguito nel 2018 con Felice come LazzaroGli eventi del film ruotano attorno a un gruppo di agricoltori in una fattoria di tabacco la cui storia passa dalla commedia spiritosa alla tragedia dolorosa.

Il suo fantastico nuovo film Nessuna chimera, segue più o meno la stessa linea, con una differenza sostanziale. Sebbene Rohrwacher abbia generalmente lavorato con attori italiani non professionisti, questa volta ha scelto l'attore inglese Josh O'Connor, noto per la sua interpretazione vincitrice di un Emmy nel ruolo del giovane principe Carlo. la corona.

Ma il personaggio di O'Connor qui non dà nemmeno un soffio di regalità, anche se il suo nome lo è Lui è Artù. Quando lo incontriamo per la prima volta, dorme su un treno diretto alla sua vecchia casa in Toscana. Era appena stato rilasciato dal carcere dopo aver scontato una pena per furto di tombe.

Arthur ha un misterioso talento archeologico: utilizzando una bacchetta astrologica, può scoprire la presenza di manufatti sepolti, molti dei quali risalgono alla civiltà etrusca di oltre 2.000 anni fa. Arthur lavora con un gruppo di… TombaroliOppure i tombaroli, che si affidano a lui per sapere dove scavare.

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Quando ritorna, Molti di questi vecchi amici lo accolgono con uno spettacolo, uno dei tanti momenti in cui Rohrwacher canalizza brevemente il vibrante caos umano di un film di Fellini. Arthur è un po' titubante nell'unirsi alla sua vecchia banda, dato che gli hanno permesso di rappare dopo il loro ultimo lavoro. Ma sembrava non avere nient'altro da fare, né nessun altro posto dove andare. Potrebbe essere un outsider – il suo italiano è decente ovunque ma tutt'altro che perfetto – ma è l'unico posto al mondo in cui si sente anche lontanamente come a casa. E O'Connor lo interpreta con un senso di malinconia così profondo che sembra quasi speciale quando il suo viso bello e spensierato si trasforma in un sorriso caloroso.

Non è immediatamente chiaro cosa voglia Arthur; A differenza dei suoi compagni, non sembra interessato a fare soldi con il loro bottino. La risposta si trova nei suoi sogni, perseguitati da una bellissima giovane donna di nome Benjamin, l'amore della sua vita, che ha perso in circostanze misteriose.

La determinazione di Artù a nascondersi diventa così metafora della sua nostalgia per un passato irrecuperabile: Benjamina è Euridice per Orfeo, e lui la rivuole disperatamente.

Arthur resta vicino a Flora, la madre di Benjamin, interpretata con uno splendido mix di calore e imperiosità dalla grande Isabella Rossellini. La sua presenza qui mi ha fatto pensare al padre regista, il gigante neorealista Roberto Rossellini, un collegamento appropriato per un film su come il passato penetra per sempre nel presente.

Uno dei piaceri del cinema di Rohrwacher è il modo in cui offusca sottilmente il nostro senso del tempo. Nessuna chimera Il film è ambientato negli anni '80, ma potrebbe essere ambientato 20 anni prima o 20 anni dopo. Rohrwacher e il suo brillante direttore della fotografia, Hélène Louvare, hanno girato il film utilizzando un mix di pellicole, a volte modificando l'immagine in modi che evocano le vestigia cinematografiche dell'era del muto. Sebbene il viaggio di Arthur sia triste, c'è una giocosità nella sensibilità di Rohrwacher che continua ad attirarti, invitandoti a perderti nei misteri del film.

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Uno dei personaggi più importanti della storia è l'Italia, interpretata dall'attrice brasiliana Carol Duarte, che lavora a casa di Flora. L'Italia è un po' strana, con un candore ingannevole nei suoi confronti, e lei potrebbe essere l'unica che tira fuori Arthur dalla sua crisi e gli fa smettere di vivere nel passato.

Non rivelerò cosa sta succedendo, se non per dirlo Nessuna chimera Il film si basa non su una ma su due emozionanti scene di esplorazione sotterranea, in cui Arthur deve finalmente scoprire lo scopo della sua vita, non usando una bacchetta divinatoria, ma seguendo il suo cuore. Questo porta al finale cinematografico più magico che abbia mai visto da tempo, e anche al finale più realistico.

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