L’Italia sta valutando di iniettare un nuovo contante da 100 100 milioni (1.121 milioni) alla compagnia aerea fallita Alitalia.
Il governo, guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, ha già accantonato 50 milioni di euro per lo stipendio di aprile del vettore, tra le proteste dei lavoratori per le strade di Roma e presso il principale hub nazionale della compagnia, l’aeroporto Fiamicino.
Le trattative con la Commissione Europea per stabilire il successore della compagnia aerea fallita – nota come Italy Transporto Areo Spa o ITA – sono in stallo. L’UE chiede una netta separazione tra le attività e i dipendenti del vettore in bancarotta e la sua sostituzione. Di conseguenza, il lancio della nuova società è stato posticipato da aprile al 1 luglio, ha detto in parlamento l’amministratore delegato Fabio Lazerini. 27 aprile.
Secondo i conoscenti, sarà sufficiente la più recente iniezione di liquidità per tenere a galla l’azienda durante l’estate.
Alitalia continua ad operare voli, ma il vettore è in gestione dal 2017 e il mese scorso ha pagato metà dello stipendio ai suoi 11.000 dipendenti. La compagnia aerea in perdita viene fluttuata con pagamenti regolari in denaro pubblico ei concorrenti a basso costo stanno sfruttando la sua debolezza espandendosi in Italia in vista della revisione dei viaggi estivi.
Un portavoce del Tesoro italiano ha rifiutato di commentare la vicenda.