(ANSA) – Verona, 25 mag. – Il Verona Opera Festival 2021 è diventato ambasciatore della cultura e della bellezza italiane, grazie alla stretta collaborazione della Fondazione Arena di Verona con alcuni dei migliori musei e sedi espositive del Paese, dagli Uffizi alla Biblioteca Vaticana, nello sviluppo più importante della stagione lirica di quest’anno nella città Il famoso Veneto.
Dopo aver messo Opera per la prima volta al centro della scena nel 2020, la piazza quest’estate compie un altro passo e grazie al via libera delle autorità dopo aver allentato le restrizioni del Corona virus, avrà a disposizione circa 6000 posti a sedere, un capacità che pone l’anfiteatro veronese il più alto d’Europa.
Il Festival dell’Opera 2021 si aprirà il 19 giugno con una versione musicale dell’Aida guidata da Ricardo Muti.
Il programma prosegue con Cavalleria Rusticana-Pagliacci, Nabucco, La Traviata, Turandot e Aida.
Il 2021 introduce una stagione che rivisita tecnologicamente i maestosi spazi dell’anfiteatro, in una nuova narrazione che abbraccia perfettamente la bellezza italiana, avvalendosi di collaborazioni con campioni della cultura nazionale tra cui la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Galleria degli Uffizi e il Museo Egizio. Museo del Cinema di Torino, Museo Fellini di Rimini, Parco Archeologico di Pompei, Valle dei Templi di Agrigento, Parco Archeologico di Paestum, Museo di Arte Cinese ed Etnografia di Parma e Fondazione Allenari per la Fotografia di Firenze.
Il progetto è stato patrocinato dal Ministero della Cultura, per la prima volta nella storia dell’Opera Festival, in riconoscimento del progresso senza precedenti e condiviso della Fondazione Arena con le migliori istituzioni culturali del Paese.
L’iniziativa è stata sostenuta dalla Commissione per il Controllo dei Beni Archeologici, Culturali e Naturali delle province di Verona, Rovigo e Vicenza.
“I requisiti imposti dall’epidemia sulle modalità di messa in scena degli spettacoli erano considerati un’importante opportunità da cogliere”, ha affermato Cecilia Jasdia, supervisore della Fondazione Arena.
Ha aggiunto: “Guardando le produzioni” tradizionali “nell ‘” Arena “, imposte e per lo più ingegnerizzate,” abbiamo visto che gli incontri sarebbero stati inevitabili. Dopo aver valutato attentamente le possibili opzioni e i tempi di produzione a disposizione, abbiamo avviato una politica completamente diversa e sicuramente inaspettata delle nostre capacità, talenti, know-how e competenza che coltiviamo da sempre, realizzando così lavori creativi che potessero appartenere a tutti, un’esperienza che ha precedenti altrove, anche a teatro, ma non Precedenti per l’Italia “.
La biglietteria centrale riaprirà ai nuovi spettatori mercoledì 26 maggio alle ore 10.00 e contemporaneamente riprenderanno le vendite online. (Ansa).
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