La sonda Parker della NASA batte i record durante la sua ultima missione solare

L’ammiraglia Parker Solar Probe della NASA continua a raggiungere nuovi traguardi, immergendosi continuamente più in profondità nel Sole, fornendo informazioni sulla misteriosa atmosfera della stella e su come influenza il clima spaziale.

NASA mercoledì 27 settembre Sonda solare Parker Secondo la NASA, ha battuto il suo record avvicinandosi al sole a una distanza di 4,51 milioni di miglia (7,26 milioni di km). comunicato stampa. Questo 17° avvicinamento, o perielio, è avvenuto alle 19:28 ET, segnando il punto medio di un incontro solare che va dal 22 settembre al 3 ottobre. Aiutata da una spinta gravitazionale proveniente da Venere lo scorso agosto, la sonda ha raggiunto la sorprendente velocità di 394.736. mph (635.266 km/h), consolidando la sua posizione come l’oggetto creato dall’uomo più veloce rispetto al Sole.

Durante la sua 17a orbita, Parker arrivò a 4,51 milioni di miglia dal Sole.

Dal suo lancio nell’agosto 2018, la Parker Solar Probe ha stabilito un record. Sono esploso per ultimo 1976 Il record stabilito dalla navicella spaziale Helios 2Ciò ha reso Parker l’oggetto creato dall’uomo più vicino al Sole nella storia e, di conseguenza, Il che rende i Pink Floyd eccezionalmente orgogliosi. Inoltre, la sonda si distinse come la prima navicella spaziale ad attraversare l’atmosfera esterna del Sole, la corona, cosa che rese i cantanti britannici ancora più orgogliosi.

La missione della sonda, progettata con uno scudo termico avanzato, è studiare la corona solare e raccogliere dati cruciali. L’obiettivo generale è demistificare la struttura del Sole, la sua misteriosa corona e le origini del vento solare. E anche per scoprire ed esplorare l’ignoto. Questa conoscenza è estremamente importante, perché i processi solari possono influenzare il clima spaziale, rappresentando una minaccia per i satelliti, le reti di comunicazione e persino le reti elettriche terrestri.

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All’inizio di settembre, Parker ha attraversato una delle più potenti espulsioni di massa coronale (CME) mai osservate. L’evento ha convalidato una teoria in lavorazione da due decenni – l’idea che massicci brillamenti solari interagiscano con la polvere interplanetaria – una scoperta che ha importanti implicazioni per le previsioni meteorologiche spaziali.

La NASA afferma che, nonostante la vicinanza al Sole, la sonda è ancora in buona salute. Si prevede che la navicella spaziale trasmetterà i dati sullo stato al Laboratorio di fisica applicata Johns Hopkins nel Maryland il 1° ottobre, e poi invierà dati scientifici, in particolare sul vento solare, aiutando i ricercatori nella loro ricerca per comprendere meglio le complesse dinamiche del Sole.

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