La diffusione del cinema italiano negli Stati Uniti tra il 1945 e il 1975. Distribuzione, ricezione e impatto – CONSULTA UNIVERSITARIA DEL CINEMA

Subito dopo la seconda guerra mondiale, il cinema italiano conobbe un aumento di popolarità negli Stati Uniti, in particolare con i classici neorealisti come Città aperta (Rosellini, 1945), Ossessione (Visconti, 1943), molto (Rosellini, 1946) e Ladri di biciclette (De Sica, 1948). Da allora in poi il cinema italiano vide un costante incremento della sua distribuzione nelle sale americane, raggiungendo il suo apice a metà degli anni Sessanta, riscuotendo grande successo di pubblico e apprezzamento di critica. L'Accademia ha assegnato quattro Oscar a Vittorio De Sica (Lustrascarpe, 1948; Ladri di biciclette, 1950; Ieri, oggi e domani, 1965Parco Finzi Contini, 1972) e quattro di Federico Fellini (Strada1957; notti di cabiria, 1958; 8½, 1964; amarcord, 1975). L'influenza e la popolarità dei film italiani si estendeva oltre i film d'autore, con epici storici e mitologici, come L'epopea di Ercole (Ercole) (Francesco, 1957); Ercole è sfrenato (Franceschi e Bava, 1959), che raggiunsero risultati notevoli. Nonostante un leggero calo dopo il suo periodo di massimo splendore (metà degli anni '60), il cinema italiano mantenne la sua importanza, con registi come Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Sergio Leone e talenti emergenti come Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Lina Wertmüller e Liliana Cavani. . Inoltre, l’influenza del cinema italiano sugli autori americani, tra cui Sam Peckinpah, Quentin Tarantino, Woody Allen e Martin Scorsese, ha consolidato la sua eredità duratura.

L'affascinante storia del cinema italiano negli Stati Uniti è descritta principalmente in frammenti attraverso le biografie professionali di figure chiave, come produttori (ad esempio Dino De Laurentiis), distributori (ad esempio Joseph E. Levin) e registi (ad esempio, Sergio Leone) e interpreti (come Sophia Loren). Alcuni studiosi hanno esplorato la ricezione critica dei film italiani, con particolare attenzione ai film neorealisti (Schönover 2008) e agli autori successivi, in particolare Antonioni, Fellini, Visconti e Leone (Garofalo 2023). La strategia italiana di distribuzione top-gross è stata illustrata da alcuni contributi focalizzati sui luoghi d’arte (Wilinski 2001, Segrave 2004, Balio 2010, McKenna 2016, Garofalo 2023). Sono state condotte indagini preliminari anche sull’influenza di questi autori sui registi americani emergenti (MacDonald Carolan 2013). Tuttavia, ciò che manca è un quadro completo che integri le caratteristiche artistiche e stilistiche con le dimensioni sociali, culturali, economiche e industriali.

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I contributi accademici attualmente disponibili si concentrano sulla “punta dell’iceberg” e mancano di analisi convincenti nell’affrontare questioni più fondamentali, come ad esempio: quanti film italiani sono stati distribuiti negli Stati Uniti tra il 1945 e il 1975? Quali film sono stati distribuiti (genere, registi, attori)? Chi sono i produttori e i distributori coinvolti nella sua distribuzione? Qual è la strategia di distribuzione e quali sono i risultati di questi sforzi di distribuzione? Queste indagini sono essenziali per una comprensione complessiva della distribuzione e della ricezione del cinema italiano negli Stati Uniti durante il periodo in esame.

Numero speciale di Giornale di studi sul cinema e sui media italiani Si propone di approfondire l'analisi della circolazione del cinema italiano negli Stati Uniti dal 1945 al 1975 con un approccio più organico, coprendo le dimensioni economiche e artistiche di questo fenomeno. Il nostro obiettivo è offrire contributi interdisciplinari e attingere a un ricco corpus di dati inediti provenienti da materiale d'archivio, inclusi documenti diplomatici, industriali e bancari dell'Italia e degli Stati Uniti. Inoltre, gli approfondimenti della stampa settoriale di entrambi i paesi saranno perfettamente integrati. Questo approccio globale è finalizzato a fornire un esame più professionale e coerente della distribuzione e della ricezione del cinema italiano negli Stati Uniti nel secondo dopoguerra.

Il nostro obiettivo è favorire il dialogo interdisciplinare e la collaborazione tra gli studiosi, invitandoli a contribuire con i loro studi, ricerche e approfondimenti per arricchire la discussione.

Vi invitiamo a presentare proposte sui seguenti argomenti (l'elenco non è esaustivo):

  • Nuovo realismo: l'influenza sulle élite intellettuali americane e sui giovani autori
  • Cinema italiano e pubblico italo-americano (“distribuzione etnica”)
  • Film d'autore italiani e pubblico urbano americano (distribuzione Art House)
  • Film d'avventura italiani e pubblico popolare americano (distribuzione “commerciale”)
  • La commedia italiana e il pubblico americano
  • Film italiani appartenenti alla tradizione meridionalismo/melodramma/opera e loro diffusione negli Stati Uniti
  • L'internazionalità dell'industria cinematografica italiana: il successo degli attori/attrici italiani e le loro avventure personali a Hollywood
  • La storia e il ruolo dei distributori indipendenti americani che hanno promosso il cinema italiano negli Stati Uniti
  • La storia e il ruolo dei distributori italiani che si stabilirono negli Stati Uniti per distribuire il cinema italiano
  • Cinema italiano e censura americana (Commissione per il Codice di Produzione, Commissione per l'Etica e la Censura Locale/Provinciale)
  • Accademia Italiana delle Arti e delle Scienze della Cinematografia e del Cinema
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Si prega di inviare una proposta da 350 a 500 parole in inglese di ricerche originali e inedite insieme a filmografia e bibliografia e una nota biografica di circa 150 parole del professor Federico Di Chio ([email protected]) e della professoressa Marina Nicconi ( marina.nicoli@unibocconi .it) entro il 31 maggio 2024.

I risultati del processo di selezione saranno annunciati entro il 30 giugno 2024. Gli autori delle proposte selezionate saranno invitati a presentare articoli completi entro il 30 novembre 2024. I loro articoli saranno sottoposti a peer review e, se accettati, pubblicati in un prossimo numero speciale Di Giornale di studi sul cinema e sui media italiani.

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