Forti piogge hanno colpito le zone costiere dell’India e del Pakistan, provocando inondazioni nelle città dello stato indiano del Gujarat e costringendo migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.
Negli ultimi giorni le forti piogge monsoniche e le inondazioni hanno ucciso almeno 28 persone in India.
Funzionari governativi hanno affermato che alcune di queste persone sono annegate mentre altre sono rimaste ferite dalla caduta di alberi.
Decine di migliaia di persone sono state evacuate da domenica dalle città vicino alla costa, con piogge e forti venti previsti in India e nel vicino Pakistan.
Le connessioni elettriche sono state gravemente colpite, con circa un migliaio di villaggi che vivono senza elettricità.
Quasi 2.000 persone sono state salvate mentre l’esercito è stato schierato per assistere nei soccorsi.
Foto e video rilasciati dai funzionari del disastro hanno mostrato l’uso di gommoni e pneumatici per salvare le persone bloccate dall’innalzamento del livello dell’acqua.
Ogni anno la pioggia provoca devastazioni diffuse, ma gli esperti affermano che il cambiamento climatico sta modificando i modelli meteorologici e aumentando il numero di eventi meteorologici estremi.
La scorsa settimana inondazioni e smottamenti hanno colpito lo stato di Tripura, nel nord-est dell’India, uccidendo più di 20 persone.
Nel vicino Bangladesh, a valle dell’India, le inondazioni hanno ucciso almeno 40 persone nello stesso periodo, con quasi 300.000 residenti in cerca di rifugi di emergenza.
Afp/Reuters
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