Alla fine di luglio, Eolo Esploratore della Terra Un satellite è precipitato nell’atmosfera terrestre e si è bruciato come rifiuto. Il rientro controllato senza precedenti è stato catturato in una serie di immagini che mostrano la navicella spaziale durante la sua violenta fine.
Agenzia spaziale europea (ESA) Rilasciato Una nuova animazione, tratta dalle ultime otto immagini scattate ad Aeolus, rivela gli ultimi momenti del satellite mentre iniziava a farsi strada attraverso l’atmosfera terrestre sotto forma di una gigantesca palla di fuoco.
Le immagini sono state catturate dal Tracking and Imaging Radar (TIRA), un radar di sorveglianza spaziale presso il Fraunhofer FHR in Germania. Utilizzando un’antenna larga 110 piedi (34 metri), TIRA ha tracciato Aeolus il 28 luglio alle 12:20 circa ET per circa quattro minuti mentre scendeva, secondo l’Agenzia spaziale europea.
La squadra di controllo di volo ha inviato il suo comando finale ad Aeolus alle 11:34 ET, dopodiché non è più stato possibile contattare il satellite. Aeolus ha orbitato attorno alla Terra negli ultimi cinque anni, misurando i venti del pianeta su scala globale. Tuttavia, il satellite stava esaurendo il carburante e veniva abbattuto dalla gravità e dalla resistenza atmosferica. Nel tentativo di frenare il crescente problema dei detriti spaziali, l’Agenzia spaziale europea ha effettuato un rientro assistito, primo nel suo genere, del suo satellite defunto.
Durante il suo rientro, una serie di manovre complesse ridussero l’orbita del satellite da circa 199 miglia (320 chilometri) a sole 75 miglia (120 chilometri). Intorno alle 14:40 ora di New York, Eolo divenne una palla di fuoco che cadeva attraverso l’atmosfera terrestre. Lo Space Debris Office dell’ESA ha monitorato il suo atterraggio finale.
“Normalmente, una volta che la missione entra nella parte anteriore del razzo e chiude l’interfaccia attorno ad esso, quella è l’ultima volta che ci aspetteremmo di vederla”, ha detto il responsabile della missione Aeolus Tommaso Parrinello in una dichiarazione dell’ESA. “Con Aeolus, in un grande esempio di volo spaziale sostenibile e di operazioni responsabili, siamo rimasti con la missione il più a lungo possibile, guidandone il ritorno per quanto possibile, e queste immagini sono il nostro ultimo addio a una missione in cui mancano tutti, ma la cui eredità continua a vivere.
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