MILANO (Reuters) – L’azienda franco-italiana Stilants ha annunciato lunedì che sposterà la sua catena di montaggio dallo stabilimento di Grogliasco alla vicina Mirafiori a Torino nel tentativo di aumentare l’efficienza.
Stellantis dedicherà a Mirafiori una nuova piattaforma elettrica per costruire berline Maserati tra il 2022 e il 2024, facendo di Torino, dove già produce la 500 elettrica, l’hotspot di elettrificazione del gruppo in Italia.
Stylantis ha aggiunto in un comunicato che la futura produzione dell’Elettricità 500 è stata confermata a Torino, dopo che il piano è stato presentato a Roma ai ministri dell’Industria, del Lavoro e dei Sindacati.
Il gruppo ha affermato che tutti i 1.100 lavoratori e posti di lavoro di Grugliasco si trasferiranno a Mirafiori entro il 2024 senza alcun impatto complessivo sui posti di lavoro nell’area, senza fornire dettagli su ciò che accadrà al sito di Grugliasco dopo tale data. Le collezioni saranno trasferite immediatamente.
La città di Grugliasco, dove Stellantis realizza alcuni dei modelli Maserati, è a soli quattro chilometri da Mirafiori. I suoi lavoratori si spostavano spesso tra le due sedi in base alle esigenze di produzione.
Il piano segna un nuovo passo negli sforzi di Stellantis per rivedere la sua produzione in Italia, che è stata sotto esame per il suo costo più che altrove in Europa da quando il gruppo è stato formato all’inizio di quest’anno attraverso la fusione di Fiat Chrysler e la francese PSA.
A giugno, Stellantis ha deciso di mettere la base produttiva a Melfi, il suo più grande stabilimento del paese, su un’unica linea migliorata che integrerà due delle sue strutture esistenti con capacità invariata. Costruirà quattro auto elettriche di medie dimensioni, di vari marchi, a partire dal 2024.
A luglio ha anche affermato che avrebbe costruito una delle sue tre fabbriche di batterie europee in Italia, nel sito di Termoli, che attualmente produce motori a combustione interna.
Il ministro dell’Industria Giancarlo Giorgetti ha dichiarato in una nota che “proseguono gli sforzi enormi” per sostenere con fondi pubblici l’iniziativa del colosso della fabbrica di Termoli.
(Segnalazione di Giulio Beovaccari; Scrittura di Giulio Beovaccari e Francesca Landini; Montaggio di Cristina Carlevaro e Nick McPhee)