Si prevede che il commercio tra India e Italia crescerà del 10-15% ogni anno per i prossimi 4-5 anni, ha affermato Claudio Maffioletti, amministratore delegato di India-Italia Commercio e Industria.
“Stiamo assistendo ad un crescente interesse da parte delle aziende italiane verso l'India e delle aziende indiane verso l'Italia”, ha detto a DH all'inaugurazione del nuovo ufficio della Camera a Bangalore.
Il commercio tra i Paesi raggiungerà un picco di 15 miliardi di euro nel 2022, di cui 10 miliardi di euro saranno forniti dalle esportazioni indiane verso l'Italia e il resto dalle importazioni dall'Italia, ha sottolineato Maffioletti, con queste ultime in leggero aumento nel 2023.
“Per quanto riguarda gli investimenti transfrontalieri, a gennaio di quest’anno erano presenti in India più di 780 aziende italiane. Si tratta di una riserva consistente, di cui un buon 40-45% ha stabilimenti produttivi in India”, ha affermato il dirigente. Dal 2014 le imprese italiane hanno investito più di 18 miliardi di dollari.
D'altro canto, nel Paese mediterraneo sono attualmente presenti circa 100-120 imprese indiane, prevalentemente nei settori tradizionali dell'industria pesante, come quelli dei metalli e dell'acciaio. Tuttavia, recentemente si è espanso ai settori farmaceutico, sanitario e delle scienze sanitarie, nonché automobilistico e dei ricambi auto, secondo Maffioletti, che prevede un aumento significativo degli investimenti da entrambe le parti.
La Camera è in città dal 2013 e il nuovo spazio per uffici (situato nello stesso complesso del Consolato d'Italia a Bangalore) segna l'emergere della regione meridionale come una nuova frontiera commerciale, ha affermato Maffioletti. Delle 780 imprese italiane presenti nel Paese, circa il 20-25% si trova in questa regione.
La regione, essendo un baluardo di servizi tecnici, può contribuire allo sviluppo della tecnologia nel settore manifatturiero, che rappresenta parte degli investimenti italiani in India.
“Gli uffici della Camera a Bangalore non dovrebbero guardare solo alla produzione avanzata in termini di macchinari di precisione per l'industria aerospaziale, essendo Bangalore uno dei centri globali, ma anche alla tecnologia utilizzata per la produzione”, ha affermato.
Nonostante le sfide legate ai prezzi e alla ristrutturazione del mercato locale, Maffioletti si aspetta che le relazioni commerciali tra i paesi continuino a crescere man mano che il potere d’acquisto della popolazione indiana aumenta e si abbandona ai prodotti italiani noti per la loro alta qualità e il loro prezzo.
Da un punto di vista industriale, vengono affrontate anche le questioni relative alle risorse umane e alle competenze. I due paesi firmeranno un accordo sulla migrazione e la mobilità della manodopera ad aprile, la prima volta che l'Italia ha mediato un accordo con un altro paese per soddisfare il suo bisogno di lavoratori qualificati, ha affermato il Console Generale italiano a Bangalore, Alfonso Tagliaferri.
L’accordo si concentra sull’incoraggiare la migrazione sia di studenti che di lavoratori nel Paese attraverso agevolazioni per i visti e competenze per giovani professionisti e studenti. L’Italia ha la più grande popolazione di immigrati indiani nell’UE e il Paese vuole che più persone si trasferiscano lì e contribuiscano nei settori sanitario, edile e dell’ospitalità, ha osservato il Console Generale.
(Pubblicato 31 marzo 2024, 22:02 c'è)
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