L’anno scorso, l’Agenzia italiana di accoglienza e coordinamento (SAI) ha aumentato di altri 3.000 il numero di posti offerti a ulteriori 6.698 minorenni stranieri. Secondo l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).
Da alcune ordinanze emesse mercoledì 11 agosto dal Viminale emerge che nell’ultimo anno il numero di posti riservati ai minori stranieri non affiliati all’Agenzia Italiana Accoglienza e Coordinamento (SAI) è aumentato complessivamente di 3.000 unità. 6.698 posti a sedere.
Secondo il rappresentante dell’ANSI per l’immigrazione, il sindaco di Prato Matteo Fifoni, questo è il numero più alto dalla creazione dello SPRAR (l’acronimo italiano per rifugiati e richiedenti asilo precedentemente utilizzato per rifugiati e richiedenti asilo in Italia).
“Dobbiamo riconoscere che il ministero ha compiuto sforzi significativi per sostenere i comuni responsabili delle minoranze”, ha aggiunto Fifoni.
“La risposta più importante”
Fifoni ha sottolineato in un comunicato che “i tempi necessari per realizzare nuove localizzazioni” non consentono una risposta immediata alle difficoltà incontrate oggi dai comuni, in particolare le aree metropolitane settentrionali, ma questa è senza dubbio la risposta più importante e dobbiamo prestare al ministero . “
Il sindaco si è detto pronto a collaborare con il ministero dell’Anci.
Al 30 giugno, solo in Italia, i minatori stranieri erano 7.802
Secondo un recente rapporto, al 30 giugno 2021 erano registrati nel Paese 7.802 minatori stranieri non supportati, il 55,5% dell’anno precedente, tracciando il Joint Foreign Minors (Msna) rilasciato per il Ministero del Lavoro per l’immigrazione e le politiche di coordinamento in Italia .
La maggioranza dei minori stranieri non assistiti è di sesso maschile (96,7%) e di 17 anni (64,2%). Provengono principalmente dal Bangladesh (1.974 minorenni), dalla Tunisia (1.174) e dall’Egitto (713). La Sicilia ha il maggior numero di minori (2.461, 31,5%), seguita da Buglia (904, 11,6%) e Friuli-Venezia Giulia (831, 10,7%).