“Come cattolici, in questo orizzonte, non possiamo accontentarci di una fede marginale o individuale”, ha detto il Papa davanti ai circa 1.200 partecipanti al convegno presso il Centro Congressi Generali. “Non si chiede molto, ma soprattutto ci vuole coraggio per avanzare proposte di giustizia e pace nel dibattito pubblico”.
“Dobbiamo dire qualcosa, ma non difendere i privilegi. No. Dobbiamo essere una voce, una voce che condanna e propone in una società che spesso è muta e senza voce per molti.
«È amore politico – ha sottolineato Francesco – ed è una carità che permette alla politica di essere all’altezza delle sue responsabilità e di uscire dalle polarità, queste polarità che impoveriscono e non aiutano a comprendere e ad affrontare le sfide».
Il Convegno della Settimana comunitaria dei cattolici si è svolto a Trieste, città portuale situata su una stretta striscia di territorio italiano nella parte nord-orientale del Paese, al confine con il Mar Adriatico e la Slovenia.
Papa Francesco è arrivato a Trieste in elicottero dal Vaticano nelle prime ore del 7 luglio. Dopo essersi rivolto ai delegati del Congresso provenienti da tutta Italia, ha incontrato brevemente rappresentanti di altre tradizioni cristiane, nonché gruppi di immigrati e persone con disabilità.
Il Papa ha celebrato la messa per circa 8.500 cattolici in piazza dell’Unità d’Italia a Trieste prima di salire su un elicottero per tornare in Vaticano.
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