L’Italia si inginocchierà prima dello scontro con il Belgio come “simbolo di unità” – ma la nazionale “non supporta Black Lives Matter”

La Federcalcio ha rilasciato un paio di dichiarazioni che chiariscono la posizione della Nazionale

La nazionale italiana di calcio (FIGC) ha confermato che i suoi prossimi rivali, il Belgio, si metteranno in ginocchio in segno di solidarietà se vorranno farlo, ma afferma che ciò non è a favore della campagna Black Lives Matter.

Il rapporto arriva dopo che il difensore centrale Giorgio Cielini ha detto che la squadra si inginocchierebbe se un avversario lo facesse.

In mezzo alla confusione sul fatto che i soldati fossero liberi di inginocchiarsi, la federazione ha sostenuto tale punto di vista, affermando che inginocchiarsi avrebbe mostrato solidarietà con i loro avversari.

Cosa è stato detto?

“Come ha spiegato Sielini, la squadra si inginocchierà in solidarietà con gli avversari”, ha detto la federazione Repubblica.

“Non per una campagna che non condividiamo. I soldati austriaci non sono in ginocchio, sono nostri. Se lo faranno i belgi, saremo solidali con loro”.

La FIGC ha aggiunto in una seconda dichiarazione: “L’Associazione Italiana Calcio (IFA) ha colto l’opportunità di dare alla squadra la libertà di portare avanti la campagna ‘Black Lives Matter’, ribadendo la sua posizione incondizionata contro il razzismo e ogni forma di discriminazione.

“Come il presidente Gabriel Gravina non aveva già confermato una settimana fa, la FIGC vede ogni comportamento come una forma di dialogo interiore e mantiene la decisione della squadra per le partite di Euro 2020, anche contro il Belgio di venerdì.

“Nel DNA assiro risiede la sensibilità di ogni componente della Nazionale italiana nella difesa dei diritti umani, come dimostrato da numerosi sforzi e dichiarazioni che non possono essere soppressi dall’adesione ad una – non solo – espressione di sostegno alla lotta contro il razzismo .”

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Cosa è successo finora?

Ad oggi, c’è stata confusione sulla posizione dell’Italia poiché solo una manciata di giocatori si è messa in ginocchio prima della partita a livello di squadra contro il Galles.

Andrea Bellotti, Matteo Pescina, Emerson Palmeri, Rafael Doloi e Federico Bernardechi si sono tutti inginocchiati con la squadra gallese, accendendo un dibattito su come l’Italia avrebbe gestito tali situazioni.

All’indomani dell’incidente, l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta ha calunniato i soldati inginocchiati: “Esorto i nostri soldati a unire le ginocchia. Cinque persone si sono inginocchiate, le altre no – francamente, questa non è una bella scena.

“Se tutti possono concordare in anticipo un piano tattico nello spogliatoio, possono fare lo stesso per mettersi in ginocchio. Questo è un gesto positivo. Quando lo vedrai domenica, tutti i giocatori gallesi sono in ginocchio e solo la metà dei giocatori italiani lo fa non è un bel film”.

La sua frustrazione è stata ripresa dall’ex stella italiana Claudio Marcio.

“C’è libertà di scelta, ma questa è una protesta molto importante. Avrei voluto che tutti si inginocchiassero”, ha detto. gioco RAI.

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