L’Italia si impegna a proteggere i posti di lavoro del Monte dei Paschi nell’operazione UniCredit

L’Italia si impegna a proteggere i posti di lavoro del Monte dei Paschi nell’operazione UniCredit

ROMA (Reuters) – Il ministro dell’Economia italiano Daniele Franco ha detto mercoledì che il governo vorrà proteggere i posti di lavoro e l’economia locale nel caso in cui il più grande rivale UniCredit acquisisca la travagliata banca Monte dei Paschi di Siena.

UniCredit ha concordato la scorsa settimana di avviare trattative esclusive con il Tesoro per acquistare “parti selezionate” del Monte dei Paschi (MPS), che è per il 64% di proprietà statale dopo un salvataggio di 5,4 miliardi di euro (6,39 miliardi di dollari) nel 2017.

Sindacati e politici hanno immediatamente espresso preoccupazione per il potenziale impatto sull’occupazione e sull’economia di Siena, città in cui MPS è un importante datore di lavoro, e della regione Toscana.

Testimoniando davanti al Parlamento, Franco ha affermato che è una “priorità del governo” proteggere i lavoratori di MPS, il marchio della banca e l’economia locale nella massima misura possibile.

Ha anche affermato che il Tesoro non tenterà di negoziare con le autorità dell’UE per ritardare la vendita della sua partecipazione in MBS.

Ha detto che i licenziamenti in MPS, che incombono sulla società da anni, probabilmente saranno molto più dei 2.500 licenziamenti previsti dalla banca nel suo piano 2021-2025 presentato all’inizio di quest’anno.

La banca conta 21.000 dipendenti, di cui 1.400 impiegati nelle sedi centrali di Siena.

Quasi un terzo dei dipendenti di MPS dovrebbe essere licenziato in un accordo con UniCredit, ha detto una fonte vicina alla questione, con lo Stato che si assume un costo di oltre 1,4 miliardi di euro in misure di prepensionamento.

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Franco ha affermato che gli stress test dell’UE della scorsa settimana hanno mostrato che MBS aveva bisogno di “un ampio rafforzamento strutturale”.

Ha affermato che ciò richiederebbe un aumento di capitale “ben al di sopra dei 2,5 miliardi di euro” precedentemente previsto dalla banca in uno scenario autonomo senza una fusione con un partner strategico, avvertendo che tale opzione potrebbe comportare “rischi significativi”.

Franco ha affermato di non vedere alcun rischio che i colloqui con UniCredit possano portare a una “disintegrazione” di MPS e ha aggiunto che lo Stato ha stanziato 1,5 miliardi di euro per ricapitalizzare la banca nel contesto della fusione.

Per migliorare l’operazione, il Tesoro ha anche messo in atto incentivi fiscali per le fusioni approvate nel 2021 che prevedono un aumento di capitale di 2,2 miliardi di euro nell’operazione UniCredit-MPS.

(1 dollaro = 0,8447 euro)

Segnalazioni aggiuntive di Giuseppe Fonte e Gavin Jones. Montaggio di Aurora Ellis

By Orsina Fiorentini

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