L’Italia ha battuto la Romania a 14 uomini negli allenamenti della Coppa del mondo di rugby

L’Italia ha mostrato la sua potenza di fuoco al meglio battendo la Romania 57-7 in una partita a senso unico allo Stadio Riviera Palme in uno scontro di riscaldamento della Coppa del mondo di rugby.

La partita si è aperta con l’Italia che ha rapidamente affermato il proprio dominio, con l’ex giocatore inglese Paolo Odogwu che ha segnato una meta al 6 ‘.

La Romania ha subito un brutto colpo a soli 8 minuti dall’inizio della partita quando Adrian Motoc, di seconda linea, è stato espulso.

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Gli italiani hanno continuato ad accumulare pressione e al 12 ‘il Monte Ioane ha aumentato ulteriormente il proprio vantaggio con un’altra meta. Il mediano d’apertura Paolo Corbici ha aggiunto la trasformazione per il 12-0 per i padroni di casa.

I rumeni hanno faticato a contenere l’attacco offensivo dell’Italia e al 16 ‘Corbisi ha allungato ulteriormente il vantaggio con un autogol, seguito da una riuscita trasformazione. L’implacabile approccio offensivo dell’Italia è stato messo in mostra e al 20’ Ange Capuozzo ha aggiunto un’altra meta.

Il trifest italiano non accenna a rallentare. Al 27′ il tallonatore Giacomo Nicotera aggiunge altri 5 punti al tabellone. Nonostante la costante pressione, la Romania è riuscita a mettere in campo qualche punto poco prima dell’intervallo con una meta di rigore, evitando l’imbarazzo di uno shutout in un incidente in cui Michael LaMaro è stato mandato al cestino del peccato.

La Romania non ha avuto una pausa nel secondo tempo quando l’italiano Juan Ignacio Breux ha preso una meta tre minuti dall’inizio del secondo tempo, seguita da una trasformazione riuscita di Corbisi.

Gli italiani continuano a sfruttare le debolezze difensive della Romania e il pilota del Tolosa Capuzzo mette a segno una doppietta al 54′, ancora una volta trasformata da Corbisi.

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Azuri non era finito, comunque. Al 66′, Dino Lamb mette a referto il suo nome con un bel tiro dopo un’interruzione di linea che allunga il vantaggio dell’Italia. La conversione di Curbici ha esteso il loro vantaggio.

Ha completato l’impressionante prestazione dell’Italia al 72′ con una meta trasformata da distanza ravvicinata.

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