Milano – La settimana della moda milanese inizia mercoledì solo con un tributo a Pepe Modenis della Camera della Mota, il defunto leader del club Cory Ravat.
Modenis è morto pochi giorni prima di compiere 93 anni il 21 novembre dello scorso anno. The Date of His Death è il titolo di un cortometraggio dedicato a Modianis, diretto da Benamino Paris e prodotto da The Blinkfish e proiettato sulla piattaforma online della telecamera.
Estratti dalle interviste d’archivio a Modenis corrono in tutto il video mentre le immagini della sua casa splendidamente ambientata segnano i cieli di Milano e della città, dai suoi edifici riconoscibili agli imponenti grattacieli Velaska e Pirelli fino alla più recente Fondacion Prada Tower. L’evoluzione della città e della sua industria della moda, che deve molto a Modenis.
Milano e alcuni dei suoi luoghi iconici, come il Teatro alla Scala o l’Atelier di Caracas, sono nostalgici in quanto contrastano con i nuovi cantieri della città e suggeriscono l’energia e la crescita futura della città. Infatti, pur riconoscendo che i tempi sono cambiati, Modanis ha sentito il bisogno di accettare i cambiamenti e adattarsi ad essi, sottolineando saggiamente la “generosità” dei designer nei primi tempi.
La storia personale di Modanis è condivisa attraverso le sue foto con un giovane Giorgio Armani, Laura Piaggioti o Gianfranco Ferrero. In un’intervista con John W. Bush, un noto editore del WWD nel 1983. Gli è stato chiesto del soprannome di “Primo ministro della moda” fornito da Forsyth, ma nel corso del film Modanis ha umilmente sottolineato di aver contribuito a fornire agli stilisti italiani “consapevolezza di sé” e alla creazione di un sistema al servizio dell’industria.
“Ho lavorato sodo”, ha ammesso, aggiungendo che “nuove ricchezze e nuove imprese hanno svolto un ruolo chiave nel plasmare Milano e il sistema moda”.
Giovanni Batista ha iniziato la sua carriera nella moda a Firenze negli anni Cinquanta lavorando con Giorgini, e hanno ospitato una storica mostra nella Sala Bianca di Palazzo Pitti nel 1952, che ha visto protagonisti Roberto Capucci ed Emilio Pucci.
“Impara la moda” ha ammesso che nei suoi primi giorni sarebbe andato a Parigi in treno durante la notte in terza classe per risparmiare sul conto dell’hotel – un altro esempio della sua determinazione e duro lavoro.
Nel 1953, Syndagado è stato uno dei fondatori dell’Italiano Alta Mota, divenuto poi Camera della Moda Italiana, che ha guidato per molti anni.
Dopo alcuni anni per SD Lauder e il canale, nel 1978 ha fondato una società chiamata Modit, che si propone di organizzare eventi di moda e lifestyle.
Il film riesce a intrattenere oltre che a informare, con Modenis che riconosce le sue differenze. Non portava mai un orologio perché voleva “scappare di tanto in tanto”, ma la sua casa era piena di orologi, ricordandogli che “le ore passano”.
Modanis non può mai essere visto senza indossare i suoi calzini rossi, che ricordano la sua eleganza e la sua personalità alla fine del film.