Il Primo Ministro Giorgia Meloni inizia una visita di quattro giorni in Cina, la prima di un leader italiano in cinque anni, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni strategiche dopo la Belt and Road Initiative. Gli incontri chiave includono il presidente Xi Jinping, con un focus sulle relazioni politiche, economiche e culturali. La partecipazione al Business Forum Italia-Cina riguarderà settori come quello automobilistico e delle tecnologie green. La visita affronta anche questioni internazionali, tra cui la posizione della Cina sull’Ucraina e il conflitto a Gaza.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni… Il primo ministro italiano Giuseppe Conte parte oggi per una visita ufficiale di quattro giorni in Cina. Questa visita acquista importanza non solo nel contesto internazionale del conflitto in Ucraina e dell’escalation delle tensioni commerciali con l’Unione Europea, ma anche come opportunità per il governo italiano di rilanciare la propria partnership strategica con Pechino.
- La visita del Primo Ministro Meloni è la prima di un leader italiano in Cina in cinque anni e la prima dal ritiro dell’Italia dalla Belt and Road Initiative (BRI).
- Meloni incontrerà a Shanghai il presidente cinese Xi Jinping e il premier Li Qiang, oltre a Chen Jining, segretario del Comitato del Partito comunista.
- La visita si concentrerà su tre obiettivi principali: rafforzare le relazioni politiche, economiche e culturali.
- Questo sforzo diplomatico fa seguito alla recente visita di Adolfo Orso, ministro italiano dell’Economia, a Pechino. Inoltre, il presidente Sergio Mattarella visiterà la Cina nel mese di ottobre per commemorare il 700° anniversario della morte di Marco Polo.
Affari in centro. Tra le priorità più importanti della Meloni c’è la partecipazione al ventesimo anniversario della partnership strategica nata nel 2004, durante il Business Forum Italia-Cina. All’evento parteciperanno gli amministratori delegati delle principali aziende italiane.
- Il volume degli scambi commerciali tra Cina e Italia ammonta attualmente a circa 67 miliardi di euro, con oltre 1.600 aziende italiane che operano in Cina.
- Il governo italiano è in trattative con le case automobilistiche cinesi con l’obiettivo di attirare un importante produttore in Italia per incrementare la produzione automobilistica locale.
- Altre aree di interesse includono prodotti farmaceutici, ingegneria biomedica, tecnologia verde e mobilità elettrica.
Scenario internazionale. La visita della Meloni si muove su due binari: le relazioni bilaterali e il contesto internazionale più ampio. Al recente vertice del G7 ospitato dall’Italia, gli Stati membri, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone e Canada, hanno affermato che, pur non cercando di danneggiare la Cina o di ostacolare la sua crescita economica, continueranno a proteggere le loro aziende da pratiche sleali. pratiche.
- “La visita del Primo Ministro italiano a Pechino si inserisce in un contesto particolarmente delicato delle relazioni economiche tra UE e Cina. Negli ultimi mesi, l’UE ha adottato significative misure restrittive, imponendo tariffe su settori chiave come quello automobilistico e, più recentemente, biodiesel”, ricorda Silvia Menegazzi, docente di relazioni internazionali e studi asiatici alla Lewis University.
- In questo delicato incarico, quindi, la Meloni dovrà fare i conti con le recenti tensioni commerciali cercando al contempo di rafforzare le relazioni economiche italo-cinesi.
- Si prevede inoltre che la Merkel solleverà la questione del sostegno della Cina alla Russia nel conflitto in Ucraina e discuterà della guerra in corso a Gaza, dopo l’incontro di ieri con il primo ministro israeliano Isaac Herzog.
Opinione di un esperto. Da un punto di vista generale, la visita della Meloni in Cina costituisce per l’Italia un’importante opportunità di business strategico per rafforzare le relazioni bilaterali. Tuttavia, deve essere visto in un contesto fortemente influenzato dal gioco internazionale giocato dall’Unione Europea e, ovviamente, dagli Stati Uniti. Ho evidenziato questa immagine Filippo Fasolo (ESPY) e Noè Barkin (Gmf/Rhodhium), i suoni che abbiamo Compagnia sorella formish.net Ha partecipato ad uno speciale approfondimento sulla visita del Primo Ministro e sui rapporti tra Roma e Pechino.
- Noah Barkin ha anche sottolineato che il ruolo di bilanciamento della Meloni con Pechino potrebbe essere molto prezioso in un momento in cui la Germania di Olaf Scholz e la Francia di Emmanuel Macron appaiono particolarmente deboli.
- Infine, dentro colloquio Con noi Compagnia sorella formish.netIl parlamentare di Fratelli d’Italia Giangiacomo Calovini, membro della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare della NATO e membro della Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti, ha confermato la decisione atlantica del governo Meloni di non rinnovare la Belt and Road Initiative, ma ha anche sottolineato la Ho bisogno di parlare con un partner importante quanto Pechino.