Che cos’è: La Nebulosa del Granchio (chiamata anche M1), un resto di supernova
dov’è lei: A 6.500 anni luce di distanza, nella costellazione del Toro
Quando condiviso: 3 giugno 2024
Perché è così speciale: Questa nuova immagine composita combina i dati di entrambi… Telescopio spaziale James Webb (JWST) e l’Osservatorio a raggi X Chandra per rivelare di più sulla densa stella di neutroni al centro di uno dei resti di supernova più luminosi nel cielo notturno.
La Nebulosa del Granchio è ciò che resta di una stella luminosa. Nel 1054 d.C., gli spettatori sulla Terra videro brevemente questa stella nel cielo notturno mentre esplodeva alla fine della sua vita, un evento chiamato supernova. L’inaspettata “guest star” ha attirato l’attenzione degli astronomi di tutto il mondo e potrebbe essere stata fotografata Rara moneta bizantina E anche dal popolo Pueblo in una “foto di supernova” nel Chaco Canyon nel New Mexico, secondo i ricercatori di Osservatorio d’alta quota. La supernova lasciò dietro di sé una densa stella di neutroni circondata da una nebulosa di gas.
Imparentato: Il telescopio James Webb vede la “nascita” di 3 delle galassie più antiche dell’universo nelle prime osservazioni globali
Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente ripreso la Nebulosa del GranchioMa gli ultimi dati di Chandra mostrano che la stella di neutroni nella nebulosa – i resti del nucleo della precedente stella – sta cambiando radicalmente nel tempo. La stella di neutroni all’interno della Nebulosa del Granchio è ciò che gli astronomi chiamano pulsar perché ruota circa 30 volte al secondo, emettendo un raggio di radiazione ad ogni rotazione, un po’ come un faro. Chandra effettuò ripetute osservazioni di questa radiazione, sufficienti a dimostrare che l’energia della stella di neutroni aveva prodotto un’onda d’urto.
Questi venti ad alta velocità di particelle di materia e antimateria si muovono attraverso la massiccia nebulosa, che è larga 11 anni luce, secondo NASA. Quest’onda d’urto è l’anello che vedete nell’immagine, mentre sono visibili anche getti di particelle che emettono raggi X provenienti dai poli della pulsar.
Nella costruzione sono stati utilizzati anche i dati di Chandra Filmato time-lapse dell’anello della Nebulosa del Granchio e dei suoi getti di raggi X. I dati raccolti in 22 anni fino al 2022 rivelano un movimento a forma di frusta del getto di raggi X. Gli astronomi non si fermano qui. Hanno in programma di raccogliere più dati sulla pulsar entro la fine dell’anno, nella speranza di rivelare ulteriori cambiamenti.