La decisione dei giudici italiani di rimuovere il “processo accelerato” ha suscitato indignazione

ROMA (Reuters) – Un tribunale italiano ha assolto un custode dall’accusa di aver toccato una studentessa perché lo ha fatto “solo per pochi secondi” e senza “intento osceno o audace”, con una sentenza che ha suscitato indignazione diffusa.

Secondo i documenti del tribunale, la ragazza ha detto che l’uomo le si è avvicinato alle spalle, le ha messo le mani nei collant e l’ha sollevata leggermente in aria mentre si tirava su i pantaloni dopo aver salito le scale con un amico.

L’incidente è avvenuto nell’aprile dello scorso anno a Roma in una scuola media del quartiere Ostiense, e “il tutto è durato circa 5-10 secondi”, hanno detto i giudici nella loro sentenza.

Il bidello, 66 anni, ha raccontato di aver raggiunto il fondo dei pantaloni della ragazza e di averli sollevati per qualche secondo “per scherzo”. Successivamente ha supplicato la ragazza di lasciarla passare, dicendole: “Mi rovinerai la vita, non ti ho fatto niente”.

Nella sentenza del 6 luglio, un collegio di giudici ha concluso che il gesto inappropriato è stato così breve da lasciare “molti dubbi” sulla sua volontarietà e ha ritenuto che fosse “mascherato” per scherzo.

Andrea Boitoni, l’avvocato della ragazza, ha dichiarato al sito di notizie Fanpage che la decisione sarà “sicuramente” impugnata.

“Non è il modo in cui un vecchio flirta con una ragazza di 17 anni. Almeno questo è quello che penso”, ha detto la ragazza al Corriere della Sera.

La sentenza ha scatenato una protesta online, con migliaia di utenti di social media che hanno pubblicato video in cui toccano parti intime del corpo utilizzando gli hashtag #10seconds e #quickgrope.

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La campagna è stata lanciata online all’inizio di questa settimana dall’attore e comico Paolo Camelli, protagonista della serie TV The While Lotus, dicendo, accarezzandosi il petto davanti alla telecamera: “Se questa non è molestia, che cos’è?”

(Segnalazione di Elvis Armellini; Montaggio di Connor Humphreys)

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