La crescita del PIL italiano ha accelerato nel primo trimestre Stabilizza

Secondo le stime preliminari dell'Istat, l'economia italiana è cresciuta dello 0,3% congiunturale (0,6% a/a), una performance migliore del previsto. Il guadagno trimestrale sorprendentemente elevato dello 0,2% originariamente riportato per il quarto trimestre del 2023 è stato rivisto allo 0,1%. Nel breve comunicato, l'Istat ha aggiunto che la crescita trimestrale è il risultato di un contributo positivo delle esportazioni nette e di un contributo negativo della domanda interna (scorte lorde). Dal lato dell’offerta, i settori dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi hanno realizzato incrementi positivi del valore aggiunto.

La gamma di informazioni rivelate dal comunicato è troppo limitata per trarre conclusioni definitive, soprattutto nel settore della domanda. Ci aspettavamo una certa debolezza sia nei consumi che negli investimenti, ma potremmo aver sottovalutato il calo delle scorte e delle esportazioni nette, più probabilmente guidato da importazioni deboli piuttosto che da esportazioni forti. Dal lato dell’offerta, siamo un po’ perplessi dall’aumento del valore aggiunto industriale, visti i deboli dati sulla produzione industriale di gennaio e febbraio.

Nel complesso, le stime preliminari odierne confermano che l'economia italiana ha resistito relativamente bene all'inevitabile correzione causata dall'orientamento restrittivo della politica monetaria della BCE. Tuttavia, riteniamo che la sorpresa positiva nel primo trimestre possa in parte riflettere l’impatto degli imponenti incentivi fiscali che hanno alimentato la componente immobiliare degli investimenti edilizi negli ultimi anni. Poiché ci aspettiamo che questo effetto diminuisca nel secondo trimestre, e poiché le famiglie continuano ad aumentare il loro tasso di risparmio fino alle medie pre-Covid, non saremmo sorpresi di vedere il tasso di crescita trimestrale rallentare leggermente nel secondo trimestre, salvo un’improvvisa accelerazione. Negli investimenti derivanti dal flusso dei fondi di riscatto. Attualmente prevediamo una crescita media del PIL italiano pari allo 0,7% nel 2024, con un leggero rischio al rialzo.

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