I dipartimenti di emergenza del NSW sono stati duramente colpiti dall’influenza quest’inverno, con un numero di infezioni aumentato di circa il 40% nell’ultima settimana.
Il rapporto di sorveglianza respiratoria di giovedì del NSW Health ha rivelato che nella settimana terminata il 22 giugno sono stati segnalati 12.421 casi di influenza.
Si tratta di un aumento del 38% rispetto alla settimana precedente.
“L’influenza sta avendo un impatto enorme sui nostri dipartimenti di emergenza in questo momento”, ha affermato il ministro della Sanità Ryan Park.
“A dire il vero, i nostri dipartimenti esecutivi sono sotto tiro”.
Il numero di persone che si presentano ai pronto soccorso di tutto lo stato con una “malattia simil-influenzale” è in costante aumento da aprile, mostrano i dati.
Il numero di segnalazioni giornaliere di influenza è più di tre volte superiore a quello dell’anno scorso in questo periodo.
Le autorità affermano che i tassi di pertosse e polmonite, soprattutto tra i bambini in età scolare, sono “insolitamente alti”, mentre anche il Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale (RSV) sono diffusi nella comunità.
Invito ai residenti a vaccinarsi contro il coronavirus e l’influenza
Sono stati segnalati 4.850 casi di COVID-19 nel Nuovo Galles del Sud nella settimana terminata il 22 giugno 2024.
Il Dott. Kerry Chant, Chief Health Officer, ha dichiarato: “Si prega di verificare lo stato della vaccinazione contro il Covid-19 e si consiglia comunque alle persone anziane di sottoporsi regolarmente a vaccinazioni di richiamo”.
“Nel caso dell’influenza, vorremmo vedere i numeri delle vaccinazioni molto più alti di quanto non siano adesso”.
Il ministro della Sanità ha esortato le persone a rimanere a casa se non si sentono bene e a contattare il proprio medico di famiglia o il servizio di telemedicina Healthdirect se i loro sintomi non sono pericolosi per la vita.
“Si prega di utilizzare i nostri dipartimenti di emergenza solo se necessario”, ha detto Park.
“L’impatto sui nostri dipartimenti esecutivi in questo momento è molto significativo.
“Abbiamo attraversato un periodo molto difficile della trilogia, con RSV, COVID-19 e influenza che hanno reso ancora più affollati i reparti di emergenza già occupati”.
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