Al vertice del G20 i leader hanno discusso di come sfruttare l’intelligenza artificiale per lo sviluppo economico tutelando al tempo stesso i diritti umani, e alcuni hanno chiesto una supervisione globale di questa tecnologia in rapido sviluppo.
Il primo ministro indiano Narendra Modi, che ospita il G20, ha affermato che il gruppo dovrebbe stabilire un quadro per una governance dell’intelligenza artificiale “incentrata sull’uomo”, mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto di creare un organismo di supervisione simile per il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici.
“È interessante che anche i creatori e gli inventori dell’intelligenza artificiale chiedano ai leader politici di regolamentarla”, ha detto domenica durante una sessione del G20 a Nuova Delhi.
Nella loro dichiarazione finale, i leader del G20 hanno affermato che lavoreranno per garantire “lo sviluppo, l’impiego e l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale”, tutelando i diritti, la trasparenza, la privacy e la protezione dei dati ed evitando altri problemi. Hanno inoltre convenuto di adottare un “approccio normativo/di governance favorevole all’innovazione” che massimizzi i benefici dell’intelligenza artificiale ma tenga conto dei rischi ad essa associati.
I leader del G7 concordano di istituire il “Processo di Hiroshima” per gestire l’intelligenza artificiale
La dichiarazione arriva dopo l’accordo sulla necessità di governance tra i leader delle economie avanzate del Gruppo dei Sette, che a maggio avevano espresso preoccupazione per i rischi delle tecnologie. Durante l’incontro in Giappone, hanno lanciato il “Processo di Hiroshima” per tenere discussioni a livello ministeriale sulla questione e presentare i risultati entro la fine dell’anno.
Si prevede che l’intelligenza artificiale sarà una questione chiave anche per la presidenza italiana del G7 nel 2024. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni e Modi hanno discusso del coordinamento al vertice del G20 questo fine settimana, secondo il suo ufficio.
Il Regno Unito ospiterà il primo vertice globale sull’intelligenza artificiale dall’1 al 2 novembre. Sunak sta cercando di posizionare la Gran Bretagna all’avanguardia nella tecnologia, che ha il potenziale per fare del bene – come accelerare le diagnosi mediche e ridurre le emissioni dei trasporti – ma rischia anche di essere utilizzata per scopi nefasti come manipolare le elezioni e diffondere informazioni false.
Sunak ospiterà un vertice sull’intelligenza artificiale dall’1 al 2 novembre presso la sede di Code Breaking nel Regno Unito
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e altri leader del G7, insieme ai capi della tecnologia tra cui il capo di OpenAI Sam Altman, il CEO di Microsoft Satya Nadella, Dario Amodei di Anthropic e il CEO di DeepMind Demis Hassabis, dovrebbero essere invitati al vertice del Regno Unito, come precedentemente riportato da Bloomberg.
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