Tredici anni dopo, Beginning di Christopher Nolan è ancora un film che viene discusso di tanto in tanto con uno degli elementi più discussi ancora il famigerato finale del film.
Questo film, su un gruppo di criminali che entra nei sogni delle persone per estrarre o collocare informazioni, termina con Dom Cobb di Leonardo DiCaprio che sembra tornare a casa dai suoi figli.
Nell’inquadratura finale lo vede girare il suo “totem”, che nel suo caso è una trottola, poi esce per vedere i suoi figli. Il pubblico sa che se il totem continua a girare, sta ancora sognando. La trottola gira costantemente, dopodiché ha un leggero tremolio prima di diventare nera. È un finale volutamente ambiguo con almeno due possibili spiegazioni.
Durante la promozione del suo nuovo film, “Oppenheimer”, il regista gli ha parlato felice triste confuso Ha fatto la sua offerta quando gli è stato chiesto quale fosse il finale corretto:
“Ho attraversato una fase in cui mi è stato chiesto molto. Penso che lo sia stato [producer] Emma Thomas che ha indicato la risposta corretta, che è il personaggio Leo… Il punto dell’inquadratura è che al personaggio a quel punto non interessa. Non è una domanda a cui posso tranquillamente rispondere”.
Questo segue dai commenti a Cablato Un’altra settimana aggiungendo a quella nuova risposta:
“C’è una visione nichilista di quel finale, giusto? Ma anche lui è andato avanti ed è con i suoi figli. Il mistero non è un mistero emotivo. È un’idea intellettuale per il pubblico.”
Nolan dice anche di aver visitato le proiezioni del film nei fine settimana di apertura e di aver realizzato come il finale ha giocato con le persone:
“In termini di stare seduti con una folla e vivere la fine del film, ‘Inception’ è stato un tipo di finale davvero unico. Se dovessi intrufolarmi nel retro del cinema mentre stava suonando, e stavamo arrivando alla fine, ci sarebbe stato un enorme tipo di sussulto, gemito e frustrazione – era un mix incredibile e mi sentivo come se avessi bisogno di uscire di qui prima che qualcuno si accorgesse della mia presenza”.
Oppenheimer è ora nei cinema.