Il direttore di Italian Trade Agency a Sofia, Pietro, presenta l'esperienza delle startup in Italia

Chiara Pietro, direttrice dell'Agenzia per il commercio italiano in Bulgaria, parte della missione diplomatica italiana in Bulgaria, ha presentato venerdì l'esperienza italiana nella promozione delle startup in un evento internazionale specializzato sulle startup a Sofia.

Dal 2012 in Italia opera un ufficio speciale per le startup e l’innovazione e qualche anno fa è stato creato un “programma globale per le startup”, ha spiegato Petro.

Il programma offre alle startup innovative italiane che lavorano su tecnologie e servizi all’avanguardia opportunità di sviluppo all’estero. Separatamente, sostiene in modo organizzativo la capacità tecnica e finanziaria di queste aziende affinché possano penetrare con successo in nuovi mercati.

Petro ha presentato anche alcuni numeri che illustrano l’importanza delle startup per l’economia italiana. Secondo i dati forniti, il numero di startup innovative registrate fino alla fine del primo trimestre del 2023 ha raggiunto le 14.000 aziende. Secondo il suo rapporto, circa il 4% delle imprese italiane fondate nel 2022 sono classificate come startup. Ciò dipende dalla legislazione specializzata in vigore nel paese dal 2012, che stabilisce quali aziende sono considerate startup e quali no. Di conseguenza, le aziende che soddisfano questa definizione beneficiano di un trattamento finanziario preferenziale e di agevolazioni fiscali.

Quasi l’80% delle startup in Italia è impegnata nella fornitura di servizi aziendali come produzione di software, consulenza IT, sviluppo e servizi legati all’IT. Si tratta di circa il 15% delle startup che operano nel settore dell'industria, e una quota minore di aziende che operano nel settore del commercio.

/opinione/

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