I tassi di interesse sembrano aver raggiunto il picco, ma la BCE è andata oltre? -Il Times irlandese

Dopo l’ultimo aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, il decimo dall’estate del 2022, i membri più aggressivi del Consiglio direttivo hanno avvertito che potrebbe essere necessario un altro aumento. Gli ultimi dati sull’inflazione dell’Eurozona suggeriscono che ciò potrebbe non essere vero.

I dati hanno mostrato un forte calo dell’inflazione annua nella zona euro al 4,3% a settembre, dal 5,2% di agosto, un calo maggiore di quanto la maggior parte degli analisti si aspettava. Escludendo la volatilità dei prezzi energetici e alimentari, l’inflazione core è stata del 4,5%. È ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della BCE, ma il calo generale della pressione sui prezzi e i dati separati sul credito suggeriscono che i tassi di interesse più elevati stanno avendo l’effetto desiderato.

I mercati scommettono che il prossimo movimento dei tassi di interesse sarà al ribasso, ma ciò potrebbe richiedere del tempo, forse nella seconda metà del prossimo anno. Per ora, il messaggio chiaro sarà che i tassi di interesse rimarranno alti quanto necessario e per tutto il tempo necessario. Tuttavia, i mercati dei titoli di stato dell’UE, che di recente hanno avuto alcuni giorni difficili a causa della pressione in particolare sul debito italiano, si sono calmati dopo i dati sull’inflazione.

La domanda chiave ora è se la BCE si sia spinta troppo oltre, anziché non abbastanza, mettendo inutilmente a repentaglio la crescita economica aumentando i tassi di interesse troppo rapidamente.

L’economia dell’UE sembra destinata a contrarsi nel terzo trimestre e i recenti segnali economici provenienti dalla Germania, in particolare, sono stati deboli. La verità è che non esistono regole su come rispondere al tipo di aumento dell’inflazione a cui abbiamo assistito, e non vi è alcuna garanzia che la BCE riesca a controllarla senza imporre danni economici.

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Gli ultimi dati potrebbero contenere un segnale d’allarme anche per l’Irlanda, dove l’inflazione è salita al 5% a settembre. Sebbene l’inflazione core qui sia allo stesso livello della media UE, è importante per la competitività che l’inflazione qui scenda più o meno in linea con la media UE nei prossimi mesi.

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