I ricercatori giapponesi riescono a far crescere embrioni di topo nello spazio

Associazione scientifica


Tokyo, 28 ottobre (Jiji Press) — Un gruppo di ricerca giapponese ha dichiarato sabato di essere riuscito a sviluppare un uovo di topo fecondato in una blastocisti, il primo stadio della differenziazione cellulare, sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Il team comprende ricercatori dell’Università di Yamanashi, della Japan Aerospace Exploration Agency o JAXA e del RIKEN Research Institute, sostenuto dal governo. Il risultato è stato pubblicato online sulla rivista scientifica americana iScience.

Questa ricerca nasce nel contesto di un crescente interesse per gli effetti della gravità sulla riproduzione man mano che l’umanità avanza nello spazio. Sebbene ci siano stati casi di killifish e tritoni nati in condizioni di microgravità, sono stati condotti pochi studi sulla riproduzione dei mammiferi a causa delle difficoltà riproduttive.

Il gruppo di ricerca, che comprende Teruhiko Wakayama, professore all’Università di Yamanashi, ha sviluppato un dispositivo che consente agli astronauti di maneggiare facilmente i primi embrioni di topo e ha inviato 720 embrioni di topo a due cellule congelati alla Stazione Spaziale Internazionale.

L’astronauta Akihiko Hoshide, che all’epoca era in missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale, ha scongelato gli embrioni inviati e li ha coltivati ​​per quattro giorni. Di questi, 360 sono stati impiantati in un dispositivo nel modulo sperimentale Kibo in Giappone che genera 1 G di gravità, la quantità di gravità percepita sulla Terra, mentre i restanti 360 sono stati impiantati in un ambiente a gravità zero.

[Copyright The Jiji Press, Ltd.]

Gigi Press
Canottaggio

READ  Un inaspettato difetto del "cigno nero" scoperto per la prima volta nella materia molle

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto