I batteri del deserto stimolano la produzione di ossigeno e il sequestro del carbonio

Il biocoating è un tipo di rivestimento a base acqua che incapsula i batteri vivi all’interno degli strati. Oltre alla cattura del carbonio, possono anche fungere da bioreattori o biosensori.

L’innovazione di Sari, chiamata “Green Living Paint”, contiene Chroococcidiopsis cubana, un batterio che subisce la fotosintesi per produrre ossigeno intrappolando l’anidride carbonica. Questa specie si trova solitamente nel deserto e richiede poca acqua per sopravvivere. È classificato come estremofilo e può sopravvivere in queste condizioni difficili.

medico Susie Hingley Wilsondocente senior in batteriologia Ha detto all’Università del Surrey:

“Con l’aumento dei gas serra, in particolare l’anidride carbonica, nell’atmosfera e le preoccupazioni sulla scarsità d’acqua dovuta all’aumento delle temperature globali, abbiamo bisogno di materiali innovativi, rispettosi dell’ambiente e sostenibili. Rivestimenti a base biologica meccanicamente robusti e pronti all’uso, o “living” vernici”, possono aiutare ad affrontare queste sfide riducendo il consumo di acqua nei processi basati su bioreattori ad alto consumo di acqua.”

Per studiare l’idoneità della Chroococcidiopsis cubana come biorivestimento, i ricercatori hanno immobilizzato i batteri in un robusto biorivestimento meccanico fatto di particelle polimeriche e nanotubi di argilla naturale in acqua, che sono stati completamente essiccati prima di essere reidratati. Hanno osservato che i batteri all’interno del biorivestimento producono fino a 0,4 grammi di ossigeno per grammo di biomassa al giorno e catturano l’anidride carbonica. Le misurazioni continue dell’ossigeno non hanno mostrato segni di diminuzione dell’attività nell’arco di un mese.

Al contrario, i ricercatori hanno condotto esperimenti simili con Synechocystis sp, un altro cianobatterio comunemente presente nell’acqua dolce. A differenza della sua controparte nel deserto, non era in grado di produrre ossigeno all’interno della biosfera.

Simon Krings, autore principale ed ex ricercatore laureato presso Dipartimento di Scienze Microbiche Ha detto all’Università del Surrey:

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“Gli organismi fotosintetici di Chroococcidiopsis hanno un’eccezionale capacità di sopravvivere in ambienti estremi, come la siccità e dopo alti livelli di esposizione alle radiazioni ultraviolette. Ciò li rende potenziali candidati per la colonizzazione di Marte.”

Sig Giuseppe KeddieProfessore di Fisica dei Materiali Morbidi presso Scuola di Matematica e Fisica Ha detto all’Università del Surrey:

“Il nostro finanziamento di ricerca concesso dal Leverhulme Trust ha consentito questo progetto multidisciplinare. Prevediamo che i nostri rivestimenti a base biologica contribuiscano a un futuro più sostenibile e siamo pienamente in linea con la nostra visione aziendale.” IOIl Sustainability Institute, di cui io e il dottor Hingley Wilson siamo colleghi.

Questo studio è stato pubblicato sulla rivista Spettro della microbiologia.

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