Corridoio Verde d’Italia: nuove regole per bar e ristoranti

I bar e i ristoranti italiani non necessitano di un documento d’identità per il controllo della certificazione covid Green Pass.

Il governo italiano si sta muovendo per rimuovere la confusione sui protocolli dei corridoi verdi dopo che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha dichiarato lunedì che bar e ristoranti non possono richiedere le carte d’identità delle persone.

Il Green Pass, che mostra che le persone sono state vaccinate, risultate negative al test o guarite dal covid-19, è tenuto a mangiare al chiuso in ristoranti e bar secondo le nuove regole in vigore dal 6 agosto.

A seguito delle lamentele dei proprietari di ristoranti e bar, il ministro Lamorgese ha affermato che “il rispetto delle regole è importante” e non ha escluso “controlli casuali” da parte della polizia.

Quando le nuove regole del Green Pass sono entrate in vigore venerdì, il sistema ha richiesto a bar e ristoranti di verificare il certificato insieme a un documento di identità valido per dimostrare che la persona è il titolare del certificato.

Ieri il ministro ha affermato che i proprietari degli edifici dovrebbero verificare che i clienti siano in possesso di una carta verde anche se “non possono richiedere loro una carta d’identità”.

Diventerebbe presto chiaro, ha detto Lamorgese, ma ha escluso il compito delle forze dell’ordine di attuare i controlli in quanto questo “significherebbe distoglierli dal loro compito prioritario, che è quello di garantire la sicurezza”.

In un’intervista in diretta a un quotidiano italiano stampaLamorgese ha paragonato l’andare in un ristorante a Green Pass a “andare al cinema e mostrare il biglietto”, osservando che “i ristoranti non dovrebbero essere agenti di polizia”.

Fonti del ministero dell’Interno hanno confermato ieri sera, citando l’agenzia Ansa, che la polizia è “pienamente impegnata a garantire il rispetto delle regole per l’utilizzo del corridoio verde”.

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Roberto Kalogi, presidente della Federazione italiana lavori pubblici (Fipe) di Confcommercio, ieri ha accolto con cautela l’intervento del ministro, dicendo all’ANSA di essere stato “apprezzato”, anche se è stato “bello chiarire” la situazione.

“Se qualcuno mostra una carta verde a un’altra persona e la polizia la scopre con perquisizioni casuali, il cameriere non può essere ritenuto responsabile e quindi rischia una multa”, ha detto Kaluji.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato ieri che negli ultimi tre giorni in Italia sono stati scaricati 20 milioni di certificati Green Pass.

Per i dettagli completi del Green Pass (in italiano) vedi sito web certificato verde. C’è anche un telefono di assistenza. 800912491 (aperto tutti i giorni 08.00-20.00) e indirizzo di posta elettronica [email protected].

Per informazioni ufficiali sulla situazione covid-19 in Italia – in inglese – vedi Sito del Ministero della Salute.

Foto Oggi.it.

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