Come riporta “DerStandard”, resta alta la tensione tra Italia e Austria per le misure anti-traffico tirolese. L'Italia ha intentato una causa contro l'Austria per le restrizioni al traffico, ha annunciato il vice primo ministro Matteo Salvini. Secondo Salvini queste misure danneggiano il traffico e l’ambiente e bloccano un importante asse di trasporto in Europa. Salvini esorta l’Italia ad agire poiché la Commissione europea deve ancora agire.
Nel corso di una seduta parlamentare a Roma, Salvini ha espresso il suo disappunto, ha riferito l'ORF. Egli ha sottolineato che l'Italia è ben preparata per la prossima udienza davanti alla Commissione europea, che avrà luogo nell'ambito del caso italiano contro l'Austria davanti alla Corte di giustizia europea (CGE). La denuncia era diretta contro le restrizioni alla circolazione austriache, che secondo Salvini erano “inaccettabili e inaccettabili” poiché bloccavano l'arteria centrale tra il nord e il sud dell'Europa.
Il ministro italiano ha affermato che le misure imposte dall’Austria non solo hanno portato al caos del traffico e all’inquinamento ambientale, ma anche “concorrenza sleale”. Ha ribadito che la revoca di queste sanzioni è una “priorità assoluta” per il suo governo.
Dall'altro lato c'è la ministra dei trasporti austriaca Leonor Küssler, che respinge fermamente le critiche di Salvini, riporta “Derstandarte”. Sottolinea che sono necessarie misure per proteggere la salute e le condizioni di vita della popolazione tirolese. Ha accusato Salvini di dare più importanza agli interessi della lobby dei cargo che al benessere della popolazione della regione. Il governatore del Tirolo Anton Mattel sottolinea la necessità di misure e critica l'attenzione di Salvini sull'aumento dei viaggi dei camion invece che sulla riduzione del traffico.
Il sistema slot come soluzione?
Nell'ambito di un sistema digitale di gestione del traffico transfrontaliero concordato tra i capi di Stato di Baviera, Tirolo e Alto Adige esiste già un “sistema di slot”, ma è ancora in vista un corrispondente accordo statale tra Austria, Germania e Italia. Salvini finora si è espresso contro l’idea di un sistema a meno che non vengano revocate le misure esistenti.
La Commissione UE ha ora tre mesi per decidere sulle procedure di infrazione. L’Austria resta in silenzio e ritiene che le misure siano legalmente conformi. Sia il governo federale austriaco che quello tirolese hanno sottolineato la volontà di avviare un dialogo, ma considerano una soluzione europea che regolerebbe efficacemente il traffico dei trasporti.
La situazione di tensione tra i due vicini evidenzia le complesse sfide del settore europeo dei trasporti, esacerbate da interessi nazionali divergenti e dalla ricerca di soluzioni sostenibili ai problemi ambientali e di trasporto.
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