Il viceministro italiano della Cultura parla di rinviare il rimborso delle accise

Il viceministro italiano della Cultura parla di rinviare il rimborso delle accise

Il sottosegretario italiano alla Cultura Lucia Borgonzoni sta cercando di limitare i danni che l’industria cinematografica del Paese sta subendo a causa del rallentamento forzato causato dalla riluttanza del governo di destra del Paese ad adeguare gli incentivi fiscali cruciali per la produzione cinematografica e televisiva.

L’agevolazione fiscale italiana del 40% è stata il fattore decisivo per attirare le produzioni di Hollywood in Italia su una scala simile ai giorni di gloria degli anni ’50 e ’60. Negli ultimi due anni, il paese ha ospitato la seconda stagione di “White Lotus”, “Ripley” di Steven Zaillian e la prossima serie di wrestler di Amazon Prime “Those About to Die”, girata interamente a Cinecittà. Ma recentemente gli americani hanno quasi smesso di venire e aspettano di vedere cosa accadrà sotto il nuovo regime.

Intervenendo all’AVPSummit, un evento internazionale del settore televisivo tenutosi questa settimana nella regione italiana della Calabria meridionale, Borgonzoni – da lungo tempo sostenitore dell’industria locale e responsabile del cinema in Italia – ha affermato che il tanto atteso credito d’imposta, conosciuto localmente come… Window , sarà lanciato questo mese. Si tratta di una prospettiva che gli esperti locali del settore considerano irrealistica dato che c’è ancora della burocrazia legislativa da sbrigare. Dicono che un obiettivo più realistico, e comunque ottimista, sia settembre.

In Italia si stanno certamente portando avanti nuovi incentivi alla produttività. Ma sembra anche che dal lato dei talenti ci sia una spinta affinché le produzioni internazionali utilizzino talenti locali, come afferma con arroganza Borgonzoni: diversificato In un’intervista individuale all’AVPSummit.

I produttori di Hollywood aspettano nuove regole e una nuova “finestra”. Cosa puoi dire loro?

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I produttori internazionali hanno bisogno di certezze perché hanno tempi di pianificazione molto più lunghi rispetto alla maggior parte delle realtà produttive italiane. Abbiamo aperto una ‘finestra’ a gennaio e poi sono andato a Los Angeles e penso che stessero arrivando produzioni americane.

Sì, ma quella finestra era per lo più posticipata fino al 2023. La combinazione tra la non conoscenza delle nuove regole e l’impossibilità di richiedere gli incentivi ha causato un notevole rallentamento, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Allora quando aprirà la finestra delle agevolazioni fiscali del 2024?

Aprirà prima dell’inizio dell’estate, a fine mese.

Non è tecnicamente impossibile, perché le nuove regole non sono state completamente finalizzate?

Quando ero a Los Angeles, i produttori americani mi hanno detto che dovevano decidere dove girare in Europa entro quest’estate. Ovviamente serve una nuova finestra perché parliamo di nuove produzioni. Sono orgoglioso di dire che potranno scegliere di girare in Italia. Tutto è pronto.

Il taglio delle tasse sulle produzioni internazionali resterà al 40%? Ho sentito che verranno imposte nuove restrizioni sull’utilizzo dei talenti italiani.

Non ci sono restrizioni, ci sono premi. Per le produzioni internazionali, se viene utilizzato un attore, regista o sceneggiatore italiano, concederemo una detrazione fiscale del 40%. Quindi in realtà è un bonus, perché offriamo uno sconto del 30% per le produzioni internazionali che vengono a girare in Italia. Ma noi diciamo loro: se ci sono talenti italiani coinvolti, invece di darti il ​​30%, ti diamo il 40%.

Beh, ma prima non era così.

NO [it was not].

Ci sarà un cambiamento in termini di risorse complessive?

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La dimensione del Fondo di sviluppo degli investimenti per il cinema e i media audiovisivi per il 2024 è di circa 700 milioni di euro (754 milioni di dollari). [which is on a par with the past].

Ci saranno meno risorse destinate alle produzioni internazionali?

No, sicuramente no

Ci sarà un limite più severo alle produzioni internazionali?

NO

Ho sentito che c’è un nuovo box dedicato ai prodotti che mettono in risalto i personaggi e le narrazioni italiane. È corretto?

Sì, per le storie italiane. Sono orgoglioso del fatto che per la prima volta siano stati stanziati 52 milioni di euro a questo scopo. Ciò non si limita ai film, ma comprende anche la televisione, i documentari e l’animazione. È dedicato alle storie italiane, perché abbiamo bisogno di scoprire altre storie italiane e forse qualcuno degli americani che vengono qui e amano così tanto la nostra nazione – anche perché sono tanti gli americani di origine italiana – si dedicherà a raccontare queste storie. .

Questa intervista è stata modificata e condensata per chiarezza

By Graziella Fazio

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