Scritto da Giuseppe Fonte
ROMA (Reuters) – L'Italia ha bisogno di risparmiare 20 miliardi di euro (21,53 miliardi di dollari) per finanziare gli impegni di bilancio del prossimo anno. Lo mostrano le nuove previsioni del governo, che evidenziano il percorso fiscale restrittivo davanti al governo del primo ministro Giorgia Meloni.
L’Italia ha presentato mercoledì il documento economico e finanziario semestrale emesso dal Tesoro, riaffermando il proprio impegno a ridurre gradualmente il deficit di bilancio annuale in linea con gli standard dell’Unione Europea, nonostante una prospettiva economica ambigua.
Per il 2025, il Tesoro prevede che il rapporto deficit/PIL sarà al 3,7%, e prevede che potrebbe salire al 4,6% se la Meloni estenderà una serie di misure di spesa e di tagli fiscali che il governo ha già faticato a finanziare nel suo bilancio 2024. .
La differenza tra le previsioni, 0,9 punti di Pil, equivale a poco più di 20 miliardi di euro, ipotizzando le stime del Tesoro sul Pil del prossimo anno.
Se le misure verranno mantenute nel 2026 e nel 2027 saranno necessari ulteriori 23 miliardi di euro all’anno.
Il pacchetto prevede tagli sui contributi sociali e sulle imposte sul reddito per i lavoratori a basso e medio reddito per un importo di circa 15 miliardi di euro.
In alternativa, il governo potrebbe finanziare queste misure attraverso una combinazione di tagli alla spesa e aumenti delle tasse, lasciando il deficit sostanzialmente invariato.
L’Italia ha promesso di adottare un approccio prudente alle finanze del Paese in conformità con l’ultima riforma delle regole fiscali del blocco, che prevede una riduzione costante del deficit e del debito dal 2025 per un periodo compreso tra quattro e sette anni.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha affermato che l'Italia negozierà con la Commissione dell'Unione Europea per estendere a sette anni il percorso di aggiustamento fiscale.
Si prevede che il debito pubblico italiano, il secondo più grande dell’Eurozona come percentuale della produzione e soggetto ad un attento esame da parte delle agenzie di rating e dei mercati, salirà al 139,8% del PIL nel 2026 dal 137,3% del 2023 prima di scendere ulteriormente, marginalmente, al 139,6%. il giorno successivo. anno, secondo le ultime previsioni.
Giorgetti ha attribuito questo trend all'”impatto devastante” dei costosi incentivi per la ristrutturazione delle case, che continueranno a mettere sotto pressione le finanze pubbliche nonostante le recenti restrizioni governative, a causa delle persone che detraggono i lavori di costruzione completati dalle loro imposte.
Tuttavia, le previsioni di mercoledì mostrano che il rapporto debito/PIL dell’Italia inizierà a diminuire “rapidamente” a partire dal 2028 man mano che gli effetti dello stimolo svaniranno.
($1 = 0,9289 euro)
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