La decantata primavera di Josh O'Connor, da “The United” a “La Chimera”

La decantata primavera di Josh O'Connor, da “The United” a “La Chimera”

hai ragione. Prima che questo progetto prendesse forma, mi sono incontrato Justin Kuritzkes, Scrittore. Mi ero appena trasferito a New York e si trattava solo di incontrarci per un caffè, solo per chiacchierare e conoscerti. Questo è il primo lungometraggio di Justin, quindi la sceneggiatura mi è stata inviata Unito Due anni fa ci siamo conosciuti. Ho detto: “Questo film è fantastico”. È scritto così bene.” E lui ha detto: “Che personaggio ti vedi a interpretare?” Io ho risposto: “Ovviamente arte. chiaramente“Quindi ero esattamente come te. Ma questo è il sogno. Vuoi sempre interpretare cose che ti sembrano lontane. È la sfida più grande.”

Come ti sei sentito guardando te stesso in questa situazione?

Carino, immagino? Non lo so. [ Laughs] Beh, prima di tutto, quando l'ho visto per la prima volta, ho detto: “Cos'è successo? Dov'è finito tutto?” Ora ho imparato che non puoi andare in palestra per tre mesi e poi fermarti ed essere lì per sempre. Quindi questa è stata una bella lezione che avrei dovuto imparare in ritardo.

Parla della coreografia della scena intima con te, Mike e Zendaya. Patrick e Art attirano Tashi lontano da Zendaya prima che le cose tra i tre diventino ancora più complicate. Com'è stato girare in questo modo?

Luca aveva le idee molto chiare su cosa stesse succedendo sul letto. L'idea di me e Mike, con Zendaya nel mezzo – questa idea è baciarsi, baciarsi e poi si trasforma in un bacio a tre – e poi all'improvviso io e Mike ci baciamo. Questo era molto chiaro. Abbiamo tutti capito, come lo faremo? Come funziona?

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C'è un elemento di improvvisazione in esso. Era abbastanza organico. Facevamo piccole cose, come quando loro si sedevano sul pavimento e lei andava a letto, io mi alzavo in un attimo e non mi trattenevo. È venuto dal conoscere bene i nostri personaggi e conoscere le dinamiche tra noi tre.

Sembra che lo sappia anche tu Nessuna chimera Personalità molto bene. So che hai già inviato una lettera da fan ad Alice prima di essere scelta. Qual è la tua storia d'origine con il suo lavoro e come ti ha portato a qui?

E' bello. Mio fratello minore è un accademico. Insegna a Edimburgo, in Scozia, ed è una delle persone migliori che abbia mai conosciuto. Lui è il mio migliore amico. Lui andava al cinema e mi chiamava, come per colmare un vuoto e dire: “quello che fai mi interessa”, cosa che non aveva mai bisogno di fare, perché io facevo ben poco per buttarmi quello che voleva. Fare. Direi: “Fantastico, cosa hai visto?” E lui diceva: “Questo film, uomo Ragno. Cosa incredibile. Molto interessante. L'uomo è stato infettato da questo ragno. [Laughs]

Quindi si stava dedicando ai film mainstream. Ma un giorno mi chiamò e disse: “Ho appena visto questo film italiano intitolato Felice come LazzaroPenso che sia il miglior film che abbia mai visto. Quella sera andai a vederlo e ne uscii con la sensazione di aver trovato un regista che faceva film solo per me. Così ho scritto questa lettera dicendo: “Cara Alice, adoro il tuo lavoro. Per favore, possiamo uscire?” Ma non avevo un indirizzo. Vive molto lontano in Italia, in questa piccola comunità. Nessuno sa dove vivi. Scrivevo lettere con una piccola nota a margine sulla busta, dicendo: “Se qualcuno sa dove vivi, puoi scrivergli due righe?”

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By Graziella Fazio

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