Un’analisi basata sugli ultimi dati forniti dall’Ufficio statistico europeo (Eurostat), pubblicata sul sito del quotidiano Il Fatto Quotidiano, suggerisce che l’Italia è il quarto peggior Paese per quanto riguarda questo problema, con un aumento del 28%. A livello regionale.
Lo studio mostra che l’Italia ha scalzato la Grecia da quella posizione poiché solo Romania, Bulgaria e Spagna hanno migliorato la situazione dei minori rispettivamente con il 41,5, 33,9 e 32,2%.
Paolo Rozera, direttore generale della sede italiana del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), ha recentemente affermato che nel dopoguerra “la situazione dei bambini e dei giovani è peggiore che nel 1946”.
“In Italia ci sono 1,4 milioni di giovani che vivono in povertà assoluta”, ha detto Rosera, “gli adulti trovano sempre modi sofisticati per fare del male ai minori”, quindi “c’è molto lavoro da fare”.
Secondo i dati dell’Unicef, tra gennaio e metà settembre 2023, 11.600 migranti di piccola taglia particolarmente vulnerabili e affetti da povertà hanno attraversato il Mar Mediterraneo centrale per raggiungere l’Italia, con un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
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