Mentre il Presidente Mattarella si prepara per la sua visita in Cina, l’Italia sta spostando la sua attenzione dall’iniziativa Belt and Road al rinnovamento del partenariato strategico, affrontando con attenzione le opportunità economiche e le sfide geopolitiche. Le opinioni divergenti all’interno del governo italiano rivelano approcci diversi nella gestione delle relazioni con la Cina
Nel mese di novembre… Il presidente Sergio Mattarella si recherà in Cina dopo le precedenti visite del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri Antonio Tajani e del ministro dell’Impresa Adolfo Urso.
- L’obiettivo principale di questi incontri è andare oltre la partecipazione dell’Italia all’iniziativa Belt and Road e concentrarsi nuovamente sul partenariato strategico stabilito vent’anni fa.
Il corteggiamento economico della Cina. Prima della visita di Mattarella, l’ambasciatore cinese in Italia, Jia Jade, ha scritto un editoriale per i giornali italiani. Il Messaggero E la mattinaesaltando le potenzialità economiche della Cina per le imprese italiane.
- L’ambasciatore ha sottolineato l’imminente legge cinese a sostegno delle società private, che mira a creare un ambiente stabile, trasparente ed equo per gli investitori, comprese le società italiane che operano in Cina.
- Ha inoltre sottolineato che le recenti politiche della Cina mirano non solo a stimolare la crescita economica, ma anche ad affrontare le preoccupazioni sollevate dalle società straniere.
- Ha spiegato che queste politiche sosterranno fortemente lo sviluppo dell’economia reale cinese e promuoveranno una produzione innovativa di alta qualità.
PMI sotto i riflettori. Il Ministro degli Esteri Tajani ha recentemente incontrato il Ministro del Commercio cinese Wang Wentao, dove ha ribadito l’impegno dell’Italia nella cooperazione nelle PMI.
- Questa cooperazione sarà rafforzata durante la visita del Presidente Mattarella, alla quale parteciperà anche Tajani, mentre l’Italia cerca di rafforzare i legami economici al di fuori del quadro della Belt and Road Initiative.
Questioni irrisolte. Nonostante i colloqui economici in corso, permangono diverse importanti preoccupazioni geopolitiche.
- Questi includono le alleanze militari tra Cina e Russia, la sua posizione su Taiwan e il suo coinvolgimento con i ribelli Houthi, che stanno lavorando per destabilizzare la regione del Mediterraneo.
- Queste sfide potrebbero complicare le discussioni diplomatiche durante la visita di Mattarella a Pechino.
Segnali contrastanti dall’Italia. L’approccio dell’Italia nei rapporti con la Cina appare incoerente, con diverse figure governative che inviano messaggi contrastanti.
- La scorsa settimana, il ministro del Turismo Daniela Santanchi ha rappresentato il governo in una cerimonia ospitata da China Media Group.
- Nel frattempo, Tajani ha sostenuto le tariffe europee sulle auto cinesi, in contrasto con gli sforzi di Orso per attirare i produttori cinesi di auto elettriche in Italia.
- Inoltre, un accordo di cooperazione tra il Ministero italiano dell’Economia e il Ministero cinese dell’Industria e dell’Information Technology ha dato vita a diversi memorandum d’intesa tra aziende di entrambi i paesi, concentrandosi su settori strategici come la tecnologia verde.