La parte italiana e l’UE devono riconoscere che il mantenimento di relazioni stabili e di reciproca fiducia con la Cina serve i loro interessi e contribuisce alla prosperità e alla pace globali. L’Italia può svolgere un ruolo importante nello sviluppo di queste relazioni di cooperazione tra Cina ed Europa.
Lo scrittore della Xinhua He Fei
PECHINO, 30 luglio (Xinhua) – In un mondo sempre più lacerato da tensioni geopolitiche e conflitti tra fazioni, l’incontro di lunedì tra il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di approfondire la comprensione reciproca e la cooperazione tra i paesi.
Essendo due grandi paesi con antiche civiltà che si trovano alle due estremità dell’antica Via della Seta, gli antichi scambi amichevoli tra i due paesi hanno contribuito in modo significativo agli scambi complessivi e all’apprendimento reciproco tra le civiltà orientali e occidentali. Umanità.
L’importanza dell’apprendimento reciproco arriva ad un punto cruciale. Mentre il mondo è alle prese con sfide complesse che vanno dall’instabilità economica al cambiamento climatico, la necessità di promuovere un dialogo e un partenariato genuini non è ancora evidente.
Impegnandosi in un migliore apprendimento reciproco, Cina e Italia hanno creato un precedente che aiuterà a ridurre le divisioni e a promuovere una comunità globale più integrata.
La visita della Meloni coincide con il 700° anniversario di Marco Polo. Sette secoli fa, i viaggi di Marco Polo attraverso la Cina hanno regalato all’Europa uno scorcio del mistero dell’Oriente, un ponte verso due mondi diversi.
Durante il suo soggiorno a Pechino, Meloni ha assistito all’inaugurazione di una mostra sui viaggi del mercante veneziano tra Oriente e Occidente. Nel suo discorso, il leader italiano ha considerato Marco Polo un simbolo di coraggio e capacità di osare lo straordinario.
Il viaggio di Marco Polo sottolinea il valore senza tempo della comunicazione interculturale. Le sue descrizioni dettagliate delle invenzioni, dell’amministrazione e delle strutture sociali della Cina hanno suscitato interesse e ammirazione in Europa, promuovendo una ricerca di conoscenza che ha oltrepassato i confini e uno spirito di indagine.
Oggi, l’eredità di Marco Polo ci ricorda che l’apprendimento reciproco può abbattere le barriere, promuovere il progresso e costruire basi di fiducia e rispetto.
La visita di Meloni avviene mentre Cina e Italia celebrano quest’anno il 20° anniversario della loro partnership strategica globale. L’Italia ha firmato diversi accordi di cooperazione bilaterale con la Cina durante la prima visita ufficiale della Meloni dopo il suo insediamento. Le due parti hanno inoltre pubblicato un piano d’azione 2024-2027 per rafforzare il loro partenariato strategico globale.
Il commercio tra Cina e Italia è fiorito e ha portato benefici tangibili alle popolazioni di entrambi i paesi. La Cina è il maggiore partner commerciale dell’Italia in Asia e il maggiore partner commerciale extra-UE dopo gli Stati Uniti, mentre l’Italia è il quarto partner commerciale della Cina nell’Unione Europea (UE).
Il mercato cinese ha offerto ricche opportunità per le aziende italiane, con prodotti agricoli, moda e mobili realizzati in Italia esposti alle fiere e che raggiungono le case cinesi.
Il progresso tecnologico globale ha aperto nuove opportunità di cooperazione pratica tra la Cina, la più grande economia emergente del mondo, e l’Italia, la seconda potenza manifatturiera in Europa.
Entrambi i partner hanno vantaggi industriali complementari in settori emergenti quali prodotti chimici, macchinari, abbigliamento e biomedicina, transizione verde, aerospaziale e intelligenza artificiale. C’è una crescente necessità di una collaborazione più profonda in questi campi. Ad esempio, le aziende italiane stanno partecipando a un progetto per costruire il primo aereo passeggeri a fusoliera larga della Cina.
In particolare, a questo proposito, entrambi i paesi possono ottenere risultati vantaggiosi per tutti nello sviluppo di veicoli elettrici, dove le tecnologie cinesi all’avanguardia e gli esperti progettisti di veicoli italiani si completano a vicenda.
La numerosa delegazione imprenditoriale che accompagna la Meloni in Cina testimonia la reale esigenza della variegata comunità imprenditoriale italiana di incrementare la cooperazione con la Cina.
Jean Paul Di Jorio, responsabile legale del Centro nazionale italiano per la biodiversità, ha affermato che la visita della Meloni in Cina migliorerebbe le relazioni bilaterali e ha elogiato il percorso di cooperazione intrapreso dai due paesi.
La visita coincide con gli sforzi aggressivi della Cina per promuovere un ambiente aziendale più trasparente, stabile e prevedibile, espandendo al contempo l’accesso al mercato.
La parte italiana e l’UE devono riconoscere che il mantenimento di relazioni stabili e di reciproca fiducia con la Cina serve i loro interessi e contribuisce alla prosperità e alla pace globali. L’Italia può svolgere un ruolo importante nello sviluppo di queste relazioni di cooperazione tra Cina ed Europa.■
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