Il giudizio del vice primo ministro e ministro degli Esteri è “completamente positivo”. Antonio Tajaniche fa seguito alla missione di tre giorni in Argentina e Brasile, conclusasi oggi. Un viaggio volto ad assicurare al nostro Paese, sia sul piano economico che su quello politico, “una strategia sempre più forte in America Latina”. Il Ministro ha più volte sottolineato che si tratta di Paesi che hanno rapporti culturali, storici e linguistici “molto forti” con l’Italia, sottolineando l’importanza di compiere maggiori sforzi, soprattutto sul fronte dei rapporti economici e commerciali, vista l’importanza che rappresentano per l’Italia l’export. Un’economia che oggi garantisce il 40% del Pil.
“L’obiettivo dell’Italia è raggiungere i 700 miliardi di esportazioni nel 2026. In questo senso è fondamentale una maggiore cooperazione economica con Brasile e Paesi dell’America Latina”. Tajani ha detto a margine del business forum organizzato a San Paolo, il secondo dopo il primo, che per l’Italia sarebbe un “grosso errore” non cogliere o “lasciare” le opportunità imprenditoriali offerte da paesi come Brasile e Argentina . A Buenos Aires.
Una strategia che ha portato, nel corso del forum, alla firma di un protocollo d’intesa tra Banco do Brasil, Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Sace. Si tratta di una linea di finanziamento del valore di 250 milioni di euro, suddivisa tra stanziamenti diretti per progetti di ricostruzione del Rio Grande do Sul e linee di credito dirette per promuovere la transizione energetica in Brasile. Raggiunto anche l’accordo tra Simest e Invest Sao Paulo e un contratto tra imprese italiane e brasiliane per la realizzazione di un nuovo porto logistico ad Aracruz. Prova concreta del lavoro sistematico a sostegno delle imprese italiane, che il Ministro ha più volte sottolineato, è anche l’apertura della nuova sede di Simest, l’azienda italiana che si occupa di internazionalizzazione delle imprese, a San Paolo. Nel corso dell’evento Tajani ha sottolineato la “grande opportunità” che si sta creando nella città sudamericana per “rafforzare la presenza italiana” attraverso ICE, Simest e Spazio, strumenti fondamentali “per vincere sui mercati internazionali”. D’altro canto, il Brasile è un partner sempre più importante per l’Italia, con un interscambio che raggiunge i 9,93 miliardi di euro nel 2023, in lieve calo (-7%), ma con un export in crescita del 5,5% (5,3 miliardi di euro).
Se la fase brasiliana, fatta eccezione per l’importante incontro tra Tajani e il governatore dello Stato di San Paolo, Tarcisio de Freitas, si è concentrata soprattutto sui temi economici, in Argentina il ministro ha presentato anche una ricca agenda istituzionale, a cominciare dall’incontro con il presidente Javier Miley. Questo incontro ha permesso, oltre ai forti legami tra i due popoli, di confermare la convergenza dei due governi sul “valore della libertà”. “Insieme difendiamo la libertà nel mondo e in America Latina”, ha affermato il ministro, ricordando il memorandum congiunto approvato “in solidarietà al popolo venezuelano”. Ma Tajani ha potuto incontrare anche il capo di gabinetto della Presidenza Guillermo Francos, il ministro della Giustizia Mariano Cuneo Libarona e il ministro dello Sport e del Turismo Daniele Scioli, con i quali è stata firmata una dichiarazione d’intenti sulla cooperazione bilaterale nel campo della diplomazia sportiva. Non meno importante è l’aspetto economico della fase argentina, sviluppato nel forum imprenditoriale co-presieduto da Tajani e Francos. “Il tessuto imprenditoriale italiano è uno dei più importanti in Argentina. Oltre 300 aziende impiegano circa 16.500 lavoratori e fatturano circa 2,64 miliardi di euro nei settori automobilistico, energetico, delle infrastrutture, dell’agroalimentare e delle assicurazioni della cooperazione in corso che intendiamo rafforzare e approfondire”, ha spiegato oggi il Ministro, accompagnando il processo di stabilizzazione del quadro macroeconomico e finanziario del Paese.
Leggi anche altre notizie su Nuove notizie
Clicca qui e ricevi aggiornamenti su WhatsApp
Seguici sui canali social di Nova News su twitter, LinkedIn, Instagram, cavo