Un veicolo ferroviario senza pilota è stato testato in Italia per il tracciamento e il monitoraggio automatizzato delle risorse

Un veicolo ferroviario senza pilota è stato testato in Italia per il tracciamento e il monitoraggio automatizzato delle risorse

Un veicolo ferroviario senza equipaggio (URV) in Italia è diventato il primo prototipo di veicolo a guida autonoma ad essere testato per l’ispezione sulle ferrovie elettrificate ad alta velocità.

Il prototipo è in fase di test presso Rete Ferroviaria Italiana (RFI), il gestore dell’infrastruttura ferroviaria italiana, sul circuito di Bologna San Donato.

Sul profilo Instagram di RFI sono state condivise le foto e un video del prototipo, che mostra l’URV in movimento sui binari. Non è stata progettata come una locomotiva in grado di trainare vagoni, ma è stata progettata specificamente per il telerilevamento.

La RFI ha affermato che gli obiettivi dell’URV sono di rilevare, monitorare e mappare le operazioni sulle ferrovie per migliorare la sicurezza. Fornirà inoltre il monitoraggio in tempo reale di persone e luoghi e potrà essere utilizzato per trasportare attrezzature.

La compagnia ferroviaria ha affermato che verrà utilizzata per ispezionare le aree più pericolose per le persone e per svolgere operazioni “T3”, che significa noioso, sporco e pericoloso.

Oltre ad essere utilizzato per operazioni critiche, RFI ha affermato che l’URV potrebbe essere utilizzato per rilevare atti vandalici e vandalici, prevenendo danni come quelli visti negli attacchi incendiari alla rete ferroviaria francese il mese scorso.

RFI ha precisato che l’URV funziona in corrente alternata (AC) con sistemi di protezione di livello 2 dell’European Train Control System (ETCS).

Ha due modalità di guida: un sistema ATO (Automatic Train Movement) o una guida completamente automatizzata da parte di un operatore che utilizza il telecomando.

“Il sistema ATO si interfaccia con i sistemi ETCS di bordo (EVC) attraverso un Sistema di Controllo e Monitoraggio (SCS) che svolge funzioni di monitoraggio, controllo e sorveglianza delle ferrovie per controllare il movimento del veicolo entro i limiti imposti dal sistema. ”, si legge in una nota di RFI.

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Nell’URV è possibile integrare sensori di luce visibile, infrarossi e LiDAR.

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