La responsabile dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) Noemi Di Segni ha espresso domenica preoccupazione per le proteste che glorificano “terrore e carneficina” in occasione del primo anniversario dell’attacco mortale di Hamas contro Israele, dopo che centinaia di persone hanno manifestato a Roma e Milano. Esprimendo sostegno ai palestinesi e ai libanesi e rabbia contro Israele, alcuni hanno definito la sopravvissuta all’Olocausto e senatrice a vita Liliana Segre, 94 anni, un “agente sionista”.
“È preoccupante che le città più importanti d’Italia possano accogliere liberamente il terrorismo e le stragi”, ha osservato de Cecni.
“Con l’avvicinarsi del 7 ottobre, siamo chiamati a fare un bilancio, anche morale, di quanto accaduto, e ribadiamo il diritto di Israele a difendersi dopo mesi di attentati attraverso un’operazione mirata a sradicare il terrorismo. L’intera regione, e il nostro Paese, la sicurezza futura delle città e la libertà degli stessi manifestanti illusi e miopi che abbiamo visto anche oggi.
“L’Italia è seriamente a rischio con un gruppo ideologico che mina la democrazia: questo non è da sottovalutare”, ha detto il presidente dell’Ucei.
Centinaia di persone hanno manifestato a Roma e Milano sabato, il giorno in cui il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah è stato ucciso in un attacco israeliano.
In particolare, in occasione della 51esima manifestazione tenutasi a Milano a sostegno dei palestinesi dal 7 ottobre, circa 300 attivisti hanno chiamato Segre e il ministro della Difesa Guido Crosetto “agenti sionisti” e hanno sventolato bandiere libanesi.
A Roma circa 250 manifestanti hanno scandito slogan contro “Palestina libera” e Israele e hanno osservato un minuto di silenzio in onore di Nasrallah.
Sabato prossimo è prevista una grande manifestazione a Roma, nonostante sia stata vietata dal dipartimento di polizia centrale locale, in occasione del primo anniversario dell’attacco mortale di Hamas.
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