Da Orsina Fiorentini 
Da sinistra: un’immagine di batteri etichettati con etichette elettrochimiche, un dispositivo elettrochimico per misurare i dati e un’immagine di dati visualizzati su uno smartphone. — Università metropolitana di Osaka
Quando senti parole come “Escherichia coli” o “Salmonella”, pensi ad un’intossicazione alimentare. Il rilevamento rapido di tali batteri è fondamentale per prevenire epidemie di malattie di origine alimentare. Mentre la pratica abituale è quella di portare campioni di cibo in laboratorio per vedere quale tipo e quantità di batteri si formano in una capsula di Petri per un periodo di giorni, un gruppo di ricerca dell’Università Metropolitana di Osaka ha creato un dispositivo portatile per il rilevamento rapido in loco.
Guidato dal professor Hiroshi Shige della Graduate School of Engineering, il team ha condotto un esperimento su un biosensore in grado di rilevare simultaneamente più tipi di batteri patogeni entro un’ora.
“Il dispositivo palmare può essere collegato a un’app per smartphone per controllare facilmente i livelli di contaminazione batterica”, ha spiegato il professor Shige.
Il suo team ha fabbricato nanoibridi metallo-organici di oro e rame che non interferiscono tra loro, in modo che i segnali elettrochimici possano essere riconosciuti sullo stesso chip elettrodo serigrafato del biosensore. Questi ibridi organico-inorganici sono costituiti da polimeri conduttivi e nanoparticelle metalliche. In questi nanoibridi sono stati poi introdotti anticorpi contro specifici batteri bersaglio per fungere da marcatori elettrochimici.
I risultati hanno confermato che i nanoibridi fabbricati agiscono come efficaci marcatori elettrochimici, consentendo il rilevamento e la quantificazione simultanea di diversi batteri in meno di un’ora.
“Questa tecnologia consente una rapida identificazione della presenza o dell’assenza di batteri nocivi prima che i prodotti alimentari e farmaceutici vengano spediti, contribuendo così a garantire rapidamente la sicurezza nel sito di produzione”, ha affermato il professor Shige.
Il team mira a sviluppare nuovi nanoibridi organometallici per rilevare più specie batteriche contemporaneamente.
Rilevamento elettrochimico simultaneo di più specie batteriche utilizzando nanoibridi metallo-organiciChimica analitica
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