Startup italiane nel campo della sharing economy, ecco le più finanziate

Startup italiane nel campo della sharing economy, ecco le più finanziate

Le sharing economy sono diffuse e stanno aprendo la strada a modelli economici innovativi in ​​tutto il mondo e anche in Italia. Le startup sono le principali protagoniste di questo cambiamento: attraverso progetti innovativi, ci spingono verso un modello capitalistico diverso da quello in cui siamo cresciuti. Osservatorio del Politecnico di Milano Su questo tema si è concentrata la ricerca, che ha elencato 195 startup che operano nei settori della sharing economy e del peer-to-peer in tutto il mondo, con un finanziamento complessivo di poco più di 4 miliardi di dollari e un investimento medio di circa 25 milioni di dollari. Gli enti censiti offrono soluzioni molto eterogenee che spaziano tra cinque principali ambiti individuati dalla ricerca condotta da Antonio Gizzi: Prestito peer-to-peer– Condivisione di beni tangibili tra pari; Condivisione falsa– Consumo di beni forniti dall’azienda; economia dei concerti, Fornire servizi di piccole dimensioni (incarichi speciali) tra pari; Servizi professionali– Fornitura di servizi a professionisti o aziende; Economia di aggregazioneFornire servizi condividendo beni tangibili tra i consumatori. Anche in questo settore non mancano in Italia importanti aziende innovative. Startup Intelligence Osservatorio ha condotto un’indagine su 26 startup italiane, È localizzata principalmente tra Milano (9 startup) e Roma (8 startup). Sono complessivamente 5 le iniziative nel Sud e nelle Isole, distribuite tra Potenza (2), Cagliari (1), Napoli (1) e Catania (1). Al Nord, oltre a Milano, sono presenti due startup nel trevigiano, una iniziativa a Verona e una a Torino. In totale, Le startup italiane raccolgono finanziamenti per 23 milioni di dollariCon una media di poco meno di 1 milione di dollari per startup. La più finanziata, con oltre 5 milioni raccolti, è Verona supermercato 24, una piattaforma P2P per ordinare gli acquisti effettuati da altri utenti e riceverli a domicilio. Arriva al secondo posto con un fatturato di 3,7 milioni di dollari Brontoproun mercato professionale per servizi una tantum. In movimentoIl valore del finanziamento ottenuto dalla start-up italiana Uber, piattaforma di consegna di cibo a domicilio, è di 2,2 milioni di dollari. Vediamo nel dettaglio quali startup italiane ricevono più finanziamenti a seconda dei diversi ambiti individuati dalla ricerca. Servizi professionali È il gruppo più articolato a livello nazionale: sono state individuate 9 startup con sedi distribuite nelle città di Catania, Milano, Potenza, Roma e Treviso. ProntoPro è la startup che ha ricevuto più soldi ($ 3.796.673) e si colloca al secondo posto a livello nazionale. La startup propone un marketplace per connettere la domanda di servizi occasionali con l’offerta dei professionisti. Al secondo posto (1.177.800 dollari): startup milanese fondata nel 2014 con l’obiettivo di fornire servizi di assistenza sociale condivisa alle aziende. Si integra con Mathesia ($822.851), una piattaforma di crowdsourcing basata sull’applicazione di modelli matematici per risolvere problemi aziendali complessi. Altre startup hanno ricevuto finanziamenti inferiori a 614.000 dollari.

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Economia dell’assemblaggio

Il Gruppo Economia Comune comprende 6 iniziative distribuite su tutto il territorio nazionale, con un’importante prevalenza al Centro Sud.

Intellos Nausdream, startup sarda con sede a Cagliari, è l’azienda più finanziata del gruppo con 1,1 milioni di dollari. La sua impresa innovativa mira a offrire esperienze e vacanze attraverso il noleggio di barche di proprietà di skipper locali. Come Nausdream, startup sarda con sede a Cagliari.

Scottrino ($ 614.216 raccolti) Seconda nella lista: una startup con sede a Roma che offre servizi di ride-sharing ispirati a Uber, offrendo tuttavia scooter come veicolo di condivisione per rispondere ai gravi problemi di mobilità di Roma.

Ci sono altre due iniziative: Vai a lavorare E io vado avantiLe due società lavorano nello stesso campo e sono in grado di raccogliere più di 400.000 dollari. Il primo si concentra maggiormente sul car sharing per le aziende, mentre iGoOn, nonostante offra un servizio simile, si concentra sui servizi per i privati.

Altre startup hanno ricevuto finanziamenti inferiori a 324.000 dollari.

Prestito peer-to-peer

Questa sezione include solo progetti e ha raccolto un totale di soli 366.000 dollari di finanziamenti. in dettaglio, Sherwood È una startup fondata nel 2016 e con sede a Milano che si concentra sul noleggio di attrezzature sportive peer-to-peer. Prezzo insiemeMicrosoft, d’altro canto, si concentra sulla condivisione degli account per i servizi di abbonamento online e sulla conseguente condivisione dei costi dei servizi.

Condivisione falsa

In questa sezione vengono elencate quattro iniziative concordate tra Roma e Milano. In prima linea nel gruppo, drexcodeHa raccolto più di 2 milioni di dollari e offre una piattaforma di noleggio di abbigliamento femminile, inclusa consegna e ritiro a domicilio.

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Al secondo posto nella classifica c’era Scooter motorizzatoScooterino affronta il problema della mobilità anche a Roma, proponendo speciali monopattini elettrici a tre ruote da condividere. C’è un’offerta simile a Milano, ma con i normali monopattini elettrici, che è… Memomotouna startup fondata nel 2015, è in grado di raccogliere un finanziamento totale di 100.000 dollari.

Altre startup hanno ricevuto finanziamenti inferiori a 111.000 dollari.

La gig economy

Qui sono classificate 5 startup: 3 di loro hanno sede a Roma. Le modalità vengono messe in ombra, sia all’interno del gruppo che a livello nazionale, da una start-up con sede a Verona. Supermercato24L’importo del finanziamento supererà probabilmente la soglia dei 5 milioni di dollari. Questa iniziativa è diffusa sul territorio nazionale grazie a diverse partnership con le principali catene di distribuzione alimentare, e identifica gli acquirenti che acquistano in base alle richieste e alle esigenze degli utenti che consegnano la merce a domicilio.

Secondo nel girone, terzo assoluto, Movinda ($ 2.253.615), una startup con sede a Roma che opera principalmente a Roma e Napoli per consegnare a domicilio i pasti ordinati dai ristoranti affiliati.

(Originariamente pubblicato da Assicurazione più alta)

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By Orsina Fiorentini

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