Si prevede che il debito italiano non supererà il 140% del Pil nel 2024, anche dopo una spesa superiore al previsto per incentivi alla ristrutturazione delle case, ha affermato il sottosegretario all'Economia italiano.
In vista di una nuova serie di previsioni economiche del governo, il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha affermato che i piani di incentivi per rinnovare gli edifici o aumentare la loro efficienza energetica costerebbero più di 228 miliardi di dollari.
“Non abbiamo ancora la cifra esatta, ma sicuramente sono più di 210 miliardi di euro… Questa è la cifra che abbiamo speso per costruire i piani di incentivi”, ha detto Freni, intervenendo ad una conferenza d'affari organizzata dal think tank European House Ambrosetti.
“Pertanto, dobbiamo pianificare e monitorare attentamente la spesa pubblica perché non possiamo nascondere il debito sotto il tappeto”, ha aggiunto.
Dato il costo dello stimolo più alto del previsto, all’Italia potrebbe essere chiesto di rivedere i dati relativi al deficit e al debito del 2023, che attualmente ammontano rispettivamente al 7,2% e al 137,3% del PIL.
Il rapporto debito/PIL “certamente non aumenterà” oltre il 140% quest’anno, ha affermato Freeni.
Il Consiglio dei Ministri italiano si riunirà il 9 aprile per approvare il Documento di Economia e Fiscalità (DEF) con le sue ultime previsioni.
Il Tesoro prevede una crescita del PIL dell’1% nel 2024 secondo i dati forniti all’inizio di questa settimana.
Ciò riduce la cifra precedente dell’1,2% fissata nel settembre 2023, che a sua volta si aggiunge a un’espansione dello 0,8% prevista dalla Banca d’Italia il 5 aprile.
L'ultima previsione di crescita supera anche l'attuale previsione dell'Unione europea dello 0,7%, che secondo il commissario economico Paolo Gentiloni sarà probabilmente confermata a giugno dopo che la Commissione pubblicherà una previsione aggiornata.
(Con input Reuters)