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Riepilogo dell’immersione:
- Sheen è sotto inchiesta da parte della Comco Affermazioni sul lavaggio verdeSecondo un comunicato stampa della scorsa settimana.
- Infinite Styles Services Co., con sede a Dublino, gestisce il sito web di Sheen in Italia. Afferma che l’azienda di fast fashion sta fuorviando i consumatori con affermazioni ambientali e si concentra in particolare sulle sezioni “#SHEINTHEKNOW”, “evoluSHEIN” e sulla responsabilità sociale del sito web di Shein.
- Un portavoce dell’azienda ha detto in una email a Fashion Dive che Shein è disposta a collaborare apertamente con il governo italiano per affrontare le indagini.
Immergiti dentro:
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in sigla AGCM, ha affermato che, dato il crescente interesse dei consumatori per l’impatto delle loro scelte di consumo sull’ambiente, questi potrebbero cercare di creare un’immagine di sostenibilità attraverso affermazioni ambientali generiche, vaghe e false legate alla circolare Sheen. Inoltre, l’AGCM ha rilevato l’impatto ambientale del fast fashion nel suo complesso.
L’AGCM ha inoltre sottolineato l’impegno di Infinite Styles Services per la decarbonizzazione. 2022 E 2023.
Un portavoce di Sheen ha affermato che la società ha colto l’indagine come un’opportunità per riaffermare il proprio impegno a rispettare le leggi e i regolamenti nei mercati in cui opera, nonché a mantenere la trasparenza con i propri clienti.
Il modello di business di Sheen, che mira a creare prodotti in modo rapido ed economico per soddisfare la domanda dei consumatori, viene spesso messo in discussione riguardo al suo impatto ambientale e alle pratiche lavorative. A luglio, ha annunciato Verranno investiti 200 milioni di euroo circa 221 milioni di dollari ai tassi di cambio attuali, alle startup in Europa che lavorano nel settore tessile, nell’innovazione dei materiali di riciclo tessile e nei settori correlati.
Negli ultimi anni anche altri importanti marchi di moda e abbigliamento sono stati accusati di greenwashing.
A febbraio, un gruppo di pressione ha chiesto al Competition Bureau canadese di indagare sulla sua condotta Lululemon su dichiarazioni false e fuorvianti Nella sua campagna di marketing “Be Planet”. Nel frattempo, Nike è stata citata in giudizio nel maggio 2023 Commercializzare i prodotti “sbagliati e sbagliati” come sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
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