ROMA – Un terzo dei giovani italiani vorrebbe emigrare da più grande. Lo rivela un’indagine dell’Istatt, l’agenzia nazionale di statistica, che dimostra che i giovani sono più curiosi del futuro.
I risultati si aggiungono a diversi avvertimenti sul declino demografico dell’Italia. A marzo, l’Istat ha dichiarato che le nascite sono scese a 379.000 nel 2023, il livello più basso finora, mentre la popolazione totale è scesa a 59 milioni.
Su un campione di ragazzi tra gli 11 e i 19 anni, spiega l’Istad, circa il 34% vorrebbe trasferirsi all’estero da grande, mentre il 45% vorrebbe restare in Italia e il 21% è indeciso.
La sua indagine è stata condotta nel 2023.
La destinazione principale per gli aspiranti migranti sono gli Stati Uniti, con l’Italia scelta dal 32% di coloro che hanno dichiarato di voler partire, seguita da Spagna (12,4%) e Gran Bretagna (11,5%).
Per contrastare il declino del capitale umano alimentato dal calo del tasso di natalità e dal desiderio di migrare, l’Italia deve offrire ai giovani “adeguate possibilità di vita”, ha affermato Istad.
Tuttavia, i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) mostrano che i salari reali in Italia sono cresciuti solo dell’1% negli ultimi 30 anni, rispetto a un aumento medio del 32,5% nell’area OCSE.
Secondo Eurostat, l’Italia ha il tasso di occupazione più basso nell’UE, pari al 66%.
L’Istad ha scoperto che i giovani italiani sono meno ottimisti riguardo al futuro, con un terzo degli intervistati che afferma di avere paura, in aumento di 5,5 punti percentuali rispetto a un sondaggio simile nel 2021. Reuters
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