Una fonte ha affermato che il gruppo militante con sede in Libano si sta muovendo più velocemente dell’Iran nella sua pianificazione e sta cercando di colpire Israele nei prossimi giorni.
Nel frattempo, sembra che l’Iran stia ancora elaborando i suoi piani di risposta, hanno detto diversi funzionari alla CNN.
Un funzionario militare americano ha detto alla CNN che l’Iran ha fatto alcuni, ma non tutti, i preparativi che gli Stati Uniti si aspettano di vedere prima di lanciare un grande attacco contro Israele.
Ma data la vicinanza del Libano a Israele come suo vicino immediato a nord, Hezbollah potrebbe agire con poco o nessun preavviso, secondo la seconda fonte che ha familiarità con l’intelligence – il che non è il caso dell’Iran.
Questa persona ha aggiunto che non è chiaro come o se l’Iran e Hezbollah, i più potenti rappresentanti del paese, si stiano coordinando per un potenziale attacco in questo momento, e c’è la sensazione tra alcuni funzionari che i due potrebbero non essere completamente allineati su come farlo. procedere.
Gli imminenti attacchi arriveranno in risposta all’uccisione da parte di Israele, la settimana scorsa, del principale comandante militare di Hezbollah, Fouad Shukr, in Libano. Il giorno successivo, è opinione diffusa che Israele abbia assassinato il leader politico di Hamas a Teheran. Israele non ha né confermato né smentito il suo coinvolgimento in questo incidente.
Da allora, i paesi di tutto il mondo hanno monitorato attentamente ciò che sta accadendo nella regione. Mercoledì l’Organizzazione per la cooperazione islamica ha tenuto una riunione straordinaria a livello di ministro degli Esteri per affrontare il conflitto israelo-palestinese in corso. L’incontro, che si è tenuto a Jeddah, in Arabia Saudita, ha portato alla stesura di una dichiarazione finale che “condanna le azioni di Israele” e afferma la solidarietà con la causa palestinese.
Uno dei punti più importanti del comunicato è stata la condanna dell’assassinio di Ismail Haniyeh, leader del movimento Hamas ed ex primo ministro palestinese, a Teheran.
I civili fuggono da Rafah mentre Israele continua il suo attacco
L’Organizzazione per la Cooperazione Islamica ha ritenuto Israele responsabile di questo atto, descrivendolo come un “crimine atroce e una violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”. L’organizzazione ha avvertito che tali azioni da parte di Israele “minano” la sicurezza e la stabilità nella regione.
Questa settimana il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il segretario di Stato Antony Blinken hanno tenuto una serie di telefonate con le loro controparti in tutto il Medio Oriente.
Ognuno di loro ha allacciato numerosi contatti con i leader e i ministri degli Esteri di Giordania, Qatar ed Egitto, portando con sé un messaggio per ridurre l’escalation.
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