“Per molti anni è stata una piccola ma importante realtà, sempre legata alla tradizione della maglieria regionale umbra. Qui si svolgevano attività di preproduzione, controllo, analisi, ricerca e innovazione di prodotto. Negli ultimi sei-sette anni, con crescita. Nel settore della maglieria abbiamo creato un polo industriale completo e ne abbiamo fatto un vero e proprio centro produttivo”, ha affermato Andrea Guerra, amministratore delegato del Gruppo Prada.
Dopo un lungo percorso di ampliamento e riqualificazione, il manager ha presentato una nuova veste allo stabilimento di Torgiano, in provincia di Perugia.
L’azienda si è stabilita nella zona agli inizi degli anni 2000 e da allora la struttura è in continua crescita. Le dimensioni dell’edificio sono state raddoppiate per la prima volta nel 2017, mentre un secondo ampliamento è stato completato entro la fine del 2023, portando l’intera area agli attuali 9.000 mq.
Grazie a questo intervento abbiamo potuto assorbire tutte le fasi chiave della progettazione e produzione della maglieria e svolgere all’interno della struttura i corsi di formazione della Prada Group Academy.
La riorganizzazione riflette anche un aumento del numero dei dipendenti iscritti al centro, da appena 39 dipendenti nel 2001 a 105 nel 2017 e agli attuali 214.
“L’incontro di oggi a Torgiano è la sintesi di tante scelte fatte dalla squadra negli ultimi 40-50 anni sul territorio italiano – ha spiegato Guevara -.
“Tra Milano e il Centro Italia, Prada, con il cuore e con la testa, ha saputo creare una rete aperta di relazioni e collaborazioni intelligenti, in cui artigianalità e scala convergono in una coerente e continua capacità di portare innovazione sul mercato. Torgiano è perfetto. Un esempio di questa rete creata dalle competenze delle mani, del cuore e dell’intelligenza”, ha aggiunto.
L’inaugurazione dello stabilimento è stata l’occasione per informare Guevara dei prossimi investimenti industriali del gruppo, tra cui un nuovo stabilimento a Biancastagnao, Siena. «Nel 2024 abbiamo investito 60 milioni di euro, escluse le acquisizioni», sottolineando che l’Italia resta la cabina di regia del gruppo.
Nel corso di una visita alla sede di Torgiano, che dispone di un’ampia area verde, Guerra ha affrontato anche temi legati ai conti aziendali legati al momento generale che sta vivendo il settore del lusso.
«Siamo cresciuti a doppia cifra nell’ultimo trimestre – ha sottolineato – nella pelletteria negli ultimi nove mesi. È vero però che c’è un rallentamento del settore dopo un decennio di euforia. Stiamo tornando. Una normalizzazione sta emergendo nel 2023 e nel 2024, anche se continuiamo a crescere e a crescere meglio.”
In questa prospettiva, non sorprende che Lorenzo Bertelli, figlio del Museo Prada e Patricio Bertelli, presente alla cerimonia di apertura, abbia risposto alle domande dei giornalisti sull’interesse dell’azienda di famiglia all’acquisto di Armani o altri marchi. “Il team Prada è sempre alla ricerca di opportunità”, ha affermato Lorenzo Bertelli.
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