Gianni Fiorito
Paolo Sorrentino ha realizzato un’ampia gamma di film ma anche i suoi film più personali, La mano di Dio Da due anni (premiato a Venezia) non torna a Napoli, la terra della sua giovinezza Esclude Ha realizzato il suo primo film nel 2001 Arriva un uomo. Da allora, ha visitato Cannes per vedere i suoi film 6 volte, e la sua lista di grandi film include Le conseguenze dell’amore, Il Divo, Loro, E ha vinto l’Oscar Grande bellezza. Ci sono state reazioni più contrastanti anche ai suoi film in lingua inglese giovani E questo deve essere il posto, Ma l’Italia sembra guidare la sua magia creativa e la fase attuale della sua carriera cinematografica è forse quella più vicina al suo cuore poiché ha trovato nuova ispirazione tornando alla sua giovinezza, prima in La mano di Dio Il che riflette da vicino la sua maturazione a Napoli, e ora il suo ultimo, Partenope Il che riflette la giovinezza che è Lo desiderava Aveva esperienza. Invece, è passato a una carriera completamente nuova nel cinema (di cui alla fine del film). Mano di Dio). Martedì sera è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes.
Partenope Non solo è un ritorno in quella parte d’Italia alla quale sente un grande legame, ma è anche il primo film che abbia mai realizzato dal punto di vista di una donna. Non sono sicuro del motivo per cui questa nuova fase abbia richiesto così tanto tempo, ma ha detto che c’è una ragione. volevo un donna Come suo alter ego questa volta perché nel raccontare la storia dell’eroico viaggio con le sue stesse parole, è importante evidenziare le donne che secondo lui devono superare e sopravvivere molto più degli uomini nella società, ed è chiaro che lo è il suo tempo come regista. Per evidenziarlo.
E che personaggio importante ha in Partenope per farlo. È nato nel 1950 nel Golfo di Napoli e qualcuno gli ha subito dato il suo nome perché fa riferimento al territorio di questo antico insediamento greco che oggi fa parte di Napoli abitato dai Partenopi. Meravigliosamente interpretata da Celeste Dalla Porta, è una persona che trascorre un’estate memorabile con alcuni dei personaggi che prendono il nome dai personaggi più pittoreschi della zona. In effetti, sembra che Sorrentino possa essere più interessato a invertire l’ambientazione che a questa giovane donna da cui gli uomini sono attratti come una calamita. Chiaramente vuole di più ma le piace la compagnia. Fin dall’inizio vediamo la sua curiosità intellettuale che la distingue da molti dei suoi connazionali.
Diventa una sorta di allieva del suo professore di antropologia (Silvio Orlando), materia dalla quale è molto attratta, come nel caso di Sorrentino i cui film spesso servono come una varietà di umanità da studiare. Seduta al sole a leggere i libri di John Cheever, alla fine incontra un uomo anziano dall’aria depressa che indossa un cappello elegante che si rivelerà essere l’uomo. effettivo John Cheever. Gary Oldman entra in alcune scene per interpretare la parte. Un momento toccante e riflessivo lo ha visto ammettere a Partenope che, sebbene possa essere attratto da lei, “gli piacciono di più gli uomini”. C’è anche la meravigliosa attrice che incontra lungo il cammino, che le viene presentata dalla brava Flora Malfa (Isabella Ferrari). Quella “star”, Greta Cole (interpretata alla grande da Louisa Rainieri) è un vero capolavoro. C’è anche il vescovo locale (Pepe Lanzetta), un altro attore della vita reale che sembra più interessato alla Partenope per un’esperienza sessuale piuttosto che religiosa.
Più vicino alla sua età e alla sua inclinazione romantica è Sandrino (Dario Aeta), che accompagna lei e suo fratello Raimundo (Daniele Renzo) in una passeggiata a tre lungo la costa, dove trova Raimundo trascurato nel loro intermezzo romantico, foriero di cose per loro. Venire. La storia abbraccia decenni fino all’anziana Partenope (interpretata dalla leggenda del cinema italiano Stefania Sandrelli) e non ci sarà alcun avviso spoiler qui per rivelare la sua identità, ma comprende alcuni dei momenti più soddisfacenti del film. Momenti.
Porta è una vera rivelazione nel ruolo principale, una di quelle splendide attrici italiane che ricordano una giovane Claudia Cardinale o Monica Bellucci. Ci deve essere qualcosa nell’acqua in Italia! La fascia d’età va dai 18 ai 35 anni, e racchiude tutto anche quando Sorrentino porta le situazioni un po’ alla caricatura. Il resto del cast, compreso il ruolo breve ma toccante di Oldman e il brillante lavoro finale di Sandrelli, offrono buone prestazioni. molto Di sapore. I miei ringraziamenti vanno alla direttrice della fotografia Daria D’Antonio che ha molto su cui lavorare in queste fantastiche location e non delude con le immagini. C’è anche qui una bellissima colonna sonora di Lela Marchitelli.
Nel complesso, sono i ricordi della giovinezza a Napoli e Capri a guidare questo romanzo, i momenti che amiamo nella nostra vita, e questo non è diverso per Sorrentino poiché crea la giovinezza perduta che non ha mai avuto. Per fortuna lo vive nei film.
Titolo: Partenope
Festival: Festival del cinema di Cannes
distributore: Pellicole A24
Regista/Sceneggiatura: Paolo Sorrentino
eiaculare: Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Beppe Lanzetta, Isabella Ferrari, Daniele Renzo, Dario Aita.
Durata: 2 ore e 16 minuti
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