Obbligazionisti – L’Italia sta lavorando per catturare le vendite di MPS senza il costo delle risorse

Il segno della Banca Monte de Moss si trova il 30 settembre 2018 a Roma, Italia. REUTERS / Alessandro Bianchi / Foto d’archivio

ROMA, 6 agosto – Il Tesoro italiano cerca di vendere la Monte Tea Pacific (BMPS.MI) di proprietà statale al principale concorrente UniCredit (CRDI.MI). Fonti coinvolte nelle discussioni hanno detto.

La banca n. 2 italiana ha firmato il 29 luglio un accordo con la guida per l’acquisizione di MBS in tesoreria, di cui Roma detiene una quota del 64%, riscattandola nel 2017 al costo di 5,5,4 miliardi (6,4 miliardi di dollari).

Le obbligazioni Tier 2 del Monte dei Paschi affrontano un’altra settimana turbolenta poiché gli investitori valutano il rischio di perdere come parte di qualsiasi acquisizione, ha detto venerdì il servizio IFR di Refinitive.

In base alle richieste dei funzionari della concorrenza dell’UE agli investitori a spese di un orso bancario fallito prima di entrare nello stato, in base a regole progettate per proteggere i contribuenti da costosi salvataggi bancari.

Il ministro dell’Economia Daniel Franco ha detto che qualsiasi accordo con Unicredit questa settimana sarebbe un’azione di mercato, non una svendita.

Una delle fonti, a cui è stato chiesto di non essere nominata a causa della delicatezza della questione, ha affermato che l’opinione di Franco è che il Tesoro non sarebbe autorizzato a sollecitare vendite da Bruxelles per ulteriori aiuti di Stato.

Tuttavia, le rigide regole per l’avvio delle negoziazioni su UP Credit MPS dovrebbero comportare costi maggiori per i contribuenti italiani. Unicredit ha chiesto che l’operazione aumenti il ​​rendimento delle sue azioni di almeno il 10% senza avere alcun impatto sul suo capitale.

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(1$ = 0,8503 euro)

Relazione di Giuseppe Fonde a Roma e Valentina Saw a Milano; A cura di Kirsten Donovan

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