Da Marcello Jilani 
La società di pagamenti con sede nel Regno Unito myPOS ha lanciato un servizio di pagamento su dispositivi iOS per le aziende in Italia.
Con la funzione tap-to-pay su iPhone e l’app myPOS Glass, gli esercenti possono accettare pagamenti con carte contactless, Apple Pay e altri portafogli digitali in modo semplice e sicuro. I commercianti con l’app iOS myPOS Glass non necessitano di hardware aggiuntivo o terminali di pagamento per effettuare pagamenti, rendendo l’integrazione non solo facile ma anche conveniente.
Maggiori informazioni sulla nuova funzionalità myPOS iOS
Il rappresentante di myPOS ha osservato che i commercianti italiani sono molto innovativi e, grazie alle immense opportunità turistiche del Paese, l’accettazione di vari pagamenti senza contatto, compreso il tap-to-pay per iPhone, influenzerà positivamente le vendite delle PMI. Le carte contactless e i portafogli digitali sono metodi di pagamento facili, convenienti e sicuri, soprattutto per i turisti che non amano portare con sé molti contanti.
Tutti gli esercenti che utilizzano myPOS devono avere un iPhone compatibile modello XS o successivo ed eseguire l’ultima versione del sistema iOS per accettare pagamenti contactless dopo aver scaricato l’app myPOS Glass sui propri telefoni.
Come utilizzare il servizio
I nuovi commercianti devono prima registrarsi sulla piattaforma myPOS e superare un processo di verifica online per aprire un conto.
Ogni volta che un cliente effettua un acquisto, il commerciante gli consegna il suo iPhone e seleziona il metodo di pagamento contactless preferito per completare la transazione. Diventando clienti myPOS, i commercianti beneficiano di un conto gratuito, biglietti da visita gratuiti e depositi istantanei di tutti i pagamenti accettati senza costi aggiuntivi.
La tecnologia tap-to-pay di Apple sfrutta la funzionalità integrata degli iPhone per mantenere i dati non solo privati, ma sicuri sia per le aziende che per i consumatori. Pertanto, ogni volta che viene effettuato un pagamento, Apple non memorizza il numero della carta o i dettagli della transazione sui propri server, per proteggersi da possibili attacchi fraudolenti o fughe di dati.
Riccardo Auriemma