ROMA (REUTERS) – E’ morto all’età di 73 anni il dottor Gino Strada, fondatore delle più importanti associazioni benefiche italiane e costruttore di ospedali nei paesi dilaniati dalla guerra.
Chirurgo e attivista contro la guerra, il Dr. Strada ha istituito l’Emergency nel 1994, fornendo assistenza sanitaria nelle zone di conflitto in tutto il mondo, inclusi Iraq e Afghanistan, e aiutando il bene pubblico. I media italiani hanno riferito che recentemente ha sofferto di problemi cardiaci.
Dal suo primo progetto in Rwanda nel 1994, l’emergenza ha curato circa 11 milioni di pazienti, racconta il sito web del gruppo, che lavorano in 19 paesi per allestire ospedali e strutture sanitarie.
Il dottor Strada, noto personaggio pubblico in Italia, è stato talvolta definito un potenziale ministro, ma le sue intransigenti idee contro la guerra e contro il razzismo lo hanno trasformato in un avversario politico, soprattutto di destra, che lo ha rimosso dall’incarico .
“Ha passato la vita dalla parte dei deboli, lavorando con industria, coraggio e umanità nelle parti più difficili del mondo”, ha detto il premier Mario Draghi.
Criticando le politiche di immigrazione e sicurezza della maggior parte dei governi italiani, il dottor Strada si oppose al coinvolgimento militare di Roma in Iraq e Afghanistan e divenne un simbolo dei movimenti pacifisti del paese.
Albert Einstein è stato citato sul suo profilo Twitter: “La guerra non può essere umanizzata. Può solo essere sradicata”.
Il dottor Strada ha anche respinto la politica sanitaria italiana, affermando che tutti volevano cliniche private a scapito di strutture pubbliche di qualità.
Il dottor Strada ha pubblicato il suo ultimo articolo sul quotidiano La Stampa sui progressi degli insorti talebani in Afghanistan, sette anni dopo i quali ha criticato duramente gli Stati Uniti e le potenze occidentali.
“Abbiamo detto 20 anni fa che questa guerra sarebbe stata catastrofica per tutti. Oggi il risultato di quell’occupazione è davanti ai nostri occhi: un fallimento in ogni prospettiva”, ha scritto.
Cecilia, la figlia del dottor Strada, l’ex presidente dell’Emergenza, non era con il padre quando è morta perché era su una barca per soccorrere i migranti nel Mediterraneo.
“Non sono con lui, ma ovunque ho potuto… beh, sono stato qui… ho salvato vite. Me l’hanno insegnato mio padre e mia madre.”