Quasi 10 anni fa, esisteva solo una navicella spaziale in grado di mantenere la calma sopra l’infernale paesaggio di Venere. La sonda giapponese Akatsuki è stata inviata sul pianeta vicino alla Terra per monitorare la dinamica della sua atmosfera, ma la missione unica su Venere si è improvvisamente calmata.
L’Istituto giapponese di astronautica e astronautica (ISAS) ha perso i contatti con la navicella spaziale Venus dopo una manovra alla fine di aprile, ha affermato l’organizzazione di ricerca. Annunciare La navicella spaziale era in “un lungo periodo di modalità di controllo della stabilità in modalità bassa” prima di cadere in silenzio, ha scritto l’ISAS.
L’ISAS sta attualmente cercando di riconnettersi con la sua sonda su Venere. “Vi informeremo sui piani futuri una volta che saranno sistemati”, ha scritto l’istituto sul sito web di X.
La Venus Tropical Climate Mission (PLANET-C), o Akatsuki, è stata lanciata nel 2010 per studiare i modelli meteorologici su Venere, osservare se ci sono o meno fulmini nelle sue spesse nuvole e cercare segni di vulcani attivi. Sebbene simile alla Terra, Venere è il gemello malvagio del nostro pianeta con temperature torride, pressione atmosferica schiacciante e nubi di acidi corrosivi.
In queste condizioni sarebbe difficile inviare una navicella spaziale sulla superficie di Venere. L’ultima navicella spaziale della NASA inviata per osservare Venere ha concluso le operazioni il 12 ottobre 1994 con un tuffo nell’atmosfera di Venere. La navicella spaziale europea Venus Express è entrata nell’orbita del pianeta nel 2006, ma ha perso i contatti con il controllo della missione nel 2014, dopo otto anni di monitoraggio dell’atmosfera di Venere.
Poi c’è l’Akatsuki, che è stata l’unica missione attiva attorno a Venere negli ultimi nove anni. Non tutto è andato sempre liscio. La sonda giapponese fallì nel suo primo tentativo di entrare in orbita nel 2010 e dovette attendere diversi anni per ritornare. Fortunatamente, la sonda ha effettuato il secondo tentativo e da allora ha fornito dati preziosi sulla dinamica dell’atmosfera di Venere.
Potrebbe essere il momento di dire addio all’Organizzazione Alba, ma Venere non rimarrà sola a lungo poiché la NASA invierà finalmente due nuove missioni lì. Da Vinci, il cui lancio è previsto per il 2029, è un lander che studierà Venere dalla sua spinta verso il basso. La sua superficie. Il rover Veritas, il cui lancio è previsto non prima del 2031, studierà la superficie e il nucleo di Venere per capire come un pianeta roccioso delle stesse dimensioni della Terra si sarebbe evoluto lungo un percorso molto diverso.
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